Il Comune di Modena ha già presentato una denuncia contro ignoti per i danni arrecati ad alcune lapidi del cimitero militare che si trova nell’ambito del cimitero monumentale di San Cataldo. Il tema è emerso oggi, mercoledì 21 ottobre, dopo le accuse di incuria da parte dell’Associazione Studi militari dell’Emilia-Romagna che ha portato a un sopralluogo dell’area, al quale ha partecipato anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, dove, nei giorni scorsi, era stato effettuato uno sfalcio dell’erba a cura dei gestori del cimitero, la ditta Dugoni. Un altro è programmato prima del periodo dedicato alla Commemorazione dei defunti per consentire, come ogni anno, il ricordo con onore.
Dal sopralluogo è risultato che le lapidi a terra fossero ben nove, comunque ora già provvisoriamente sistemate dai tecnici del gestore in attesa dell’intervento di restauro e recupero di tutti i 957 steli dei caduti di truppa per il quale il Comune ha già redatto un progetto, inviato lo scorso maggio in Soprintendenza.
Il cimitero di Guerra, già nel 2006, era stato interessato da un intervento di manutenzione per la pulitura delle lapidi situate ai lati del vialetto, dove sono ubicate le sepolture degli ufficiali e le due grandi lapidi commemorative, elementi che tuttora risultano in condizioni ottimali di conservazione.
Le lapidi dei caduti di truppa, in pietra calcarea di Vicenza, presentano sulla parte superficiale vaste zone colonizzate da muschi e licheni causate dall’esposizione agli eventi atmosferici, che in alcuni casi hanno provocato la scomparsa dei nominativi o delle immagini dei caduti. L’intervento sottoposto al parere della Soprintendenza, del valore di 300 mila euro, consiste in un’opera di pulitura e restauro che rappresenta un segno non solo legato al decoro dello spazio monumentale del cimitero, ma soprattutto un rendere viva, nonostante il tempo trascorso, la memoria di quanti si sono sacrificati. Il recupero degli steli è previsto attraverso una pulizia con materiali idonei, spazzolature e restauro in caso di spaccature o cavillature. Su tutte le lapidi infine è prevista la stesura di prodotto adeguato alla protezione della pietra dagli agenti atmosferici.
Sono in corso, inoltre, le procedure per richiedere formalmente al Commissariato generale per le onoranze ai caduti del Ministero della Difesa la stipula di una convenzione, sviluppata con la collaborazione della stessa Associazione Studi militari, da rinnovare annualmente per ricevere un contributo alla manutenzione ordinaria e alla conservazione del decoro dell’area del sacrario.
(immagine d’archivio)