Tramite il web ha opzionato l’acquisto di un’autovettura Land Rover Evoque provvedendo a versare dapprima la caparra per bloccare l’auto in vendita e poi il saldo: ben 26.000 euro per non comprare alcunché in quanto l’autosalone ubicato in provincia di Rovigo, dove avrebbe dovuto ritirare l’auto acquistata, l’ha trovato chiuso. La vittima, una 58ennne residente a Bagnolo in Piano, ha quindi materializzato di essere rimasta vittima di una truffa. Si è pertanto presentata ai carabinieri del paese formalizzando la denuncia.
I militari della stazione di Bagnolo in Piano hanno avviato le indagini risalendo ai due truffatori, un 30enne romeno abitante in provincia di Roma e un 44enne friulano, che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia reggiana con l’accusa di truffa aggravata in concorso. Una vicenda quella capitata alla 58enne di Bagnolo in Piano che riguarda anche altre numerose vittime come peraltro aveva documentato il TG satirico “Striscia la notizia” che si era occupato della concessionaria fantasma.
Una concessionaria d’auto multimarca che, grazie al web, riportava annunci di vendita di auto a prezzi vantaggiosi, ammaliando così i clienti come capitato alla 58enne di Bagnolo in Piano che convinta di essere di fronte ad un potenziale affare ha contatto telefonicamente la concessionaria. Accordatasi con il prezzo ha versato la caparra per opzionare l’acquisto e non farsi sfuggire l’affare per poi versare il saldo nel caso in specie complessivi 26.000 euro. L’acquisto dell’auto, come si è scoperto in seguito, nascondeva un raggiro, in quanto la stessa auto veniva opzionata da più persone. L’autosalone si è rivelato essere un punto vendita solo di facciata, tanto che ha chiuso i battenti, svuotando i locali occupati dalle poche auto, con i gestori, spariti nel nulla, che ora sono stati denunciati per truffa aggravata in concorso.