Biblioteche, archivi storici e musei si rinnovano. Stanziati dalla Giunta regionale oltre 3,4 milioni di euro



La nuova esperienza di biblioteca/museo a Pieve di Cento (Bo), un grande contenitore culturale che riunirà in un’unica sede servizi bibliotecari, museali e spazi per le associazioni; la digitalizzazione dei catasti dell’epoca di Maria Luigia e delle carte della Società del Canale di Langhirano (Pr); l’intervento conservativo sul Fondo Corrado Ricci della Biblioteca Classense (Ra). E ancora il miglioramento degli spazi di biblioteche e musei aperti al pubblico, l’eliminazione di barriere architettoniche, l’integrazione del sistema di monitoraggio dei servizi bibliotecari (Sibib) con un sistema di business intelligence. Sono solo alcuni degli esempi delle iniziative interessate dal provvedimento relativo al 2020 (qui la delibera), approvato dalla Giunta regionale per biblioteche, archivi storici e musei, con un finanziamento complessivo di 3.404.692 euro.

Il Piano regionale prevede più servizi per gli istituti e i luoghi della cultura, per lo sviluppo di reti e sistemi locali e per il potenziamento delle piattaforme tecnologiche e dei servizi digitali, oltre l’avvio di un sistema museale con servizi più integrati con altri istituti che si occupino di patrimonio.

I contributi sono destinati dalla Regione a progetti di Comuni o Unioni di Comuni (relativi al bando pubblicato nel dicembre del 2019), e a interventi direttamente realizzati dall’Istituto per i Beni culturali, mediante convenzioni o procedure di acquisto.

Il Piano bibliotecario, che comprende anche interventi per gli archivi storici, ammonta complessivamente a euro 2.019.192 euro, di cui oltre 1 milione per finanziare i progetti presentati dai Comuni e oltre 900 mila per interventi diretti dell’Ibc.  Oltre la metà di questi ultimi è destinata al sostegno delle reti bibliotecarie territoriali (442.000 euro), al potenziamento dei servizi digitali erogati dalle piattaforme Emilib e BibliotecheRomagna e dalla piattaforma regionale dedicata al prestito interbibliotecario digitale (SpidER). Servizi che hanno raddoppiato le attività nei primi sei mesi dell’anno triplicandola nei mesi di lockdown.

La Regione ha finanziato in quest’ambito 122 progetti di enti locali (su 136 presentati), di cui 10 proposti da Unioni di Comuni, con una copertura media del 65% sul costo complessivo. Il 69% dei progetti riguarda la realizzazione di nuovi servizi e l’adeguamento di sedi e attrezzature, il 28% progetti e attività di valorizzazione e il 3% interventi di conservazione e restauro.

La maggior parte dei progetti è concentrata in provincia di Bologna, 26quelli finanziati, con un contributo regionale complessivo di 250 mila euro; a seguire la provincia di Modena, dove sono stati finanziati 20 progetti con un sostegno di 207 mila euro e Reggio Emilia con 13 progetti, per un contributo di 151 mila euro. (Tabella contributi per provincia in allegato).

I progetti di biblioteche e archivi

Nell’ambito del Piano per le biblioteche sono 21 i progetti di promozione della lettura con il potenziamento dei servizi collegati alla lettura digitale. Inoltre vengono finanziati, fra gli altri, il completamento dell’allestimento della nuova Malatestiana (Ra), la nuova Sala multimediale della biblioteca Ariostea di Ferrara, il potenziamento della biblioteca Delfini e l’ampliamento delle biblioteche di San Possidonio e Spilamberto (Mo), il potenziamento degli archivi storici comunali dell’Unione dei Comuni Bassa Val Trebbia e Val Luretta, l’ampliamento degli spazi e dei servizi della biblioteca Classense di Ravenna e della Panizzi di Reggio Emilia, il potenziamento della biblioteca di Coriano (Rn). Non mancano gli interventi di restauro di codici e libri antichi.

Il Piano museale ammonta complessivamente a 1.385.500 euro, di cui 1 milione e 130 mila per finanziare i progetti presentati dai Comuni e 255.500 euro per interventi diretti dell’Ibc. Gran parte di questi ultimi sono destinati a finanziare l’avvio del sistema museale regionale, che rappresenta una scelta strategica condivisa con gli enti locali e le istituzioni museali per sviluppare i servizi in un quadro di sostenibilità e di integrazione con gli altri istituti del patrimonio e con le politiche territoriali.

I progetti degli enti locali finanziati dalla Regione in ambito museale sono 86, (su 102 presentati) con una copertura media del contributo pari al 74% del costo totale. Tre progetti, in particolare, sono stati proposti da Unioni di Comuni. I progetti riguardano le sedi e gli allestimenti (77%), progetti e attività di valorizzazione (14%) e, interventi di conservazione e restauro (9%).

Gli interventi per i musei

Per quanto riguarda i musei, sono 21 gli interventi di valorizzazione dei servizi e delle collezioni fra cui si segnalano i progetti di Bologna (Istituzione Musei) e Parma (Comunità dei musei) e il finanziamento del miglioramento dell’illuminazione dei musei bolognesi. Finanziati inoltre l’ampliamento del percorso espositivo del museo di Dozza, il rinnovo dell’allestimento del museo archeologico di Cesena, il nuovo allestimento dell’ala quattrocentesca del Museo Schifanoia di Ferrara e della Madonna della Melagrana di Jacopo della Quercia del Museo della Cattedrale di Ferrara. E ancora nuovi impianti, spazi e servizi per i musei civici di Modena, il museo archeologico di Castelfranco Emilia e il Museo del sale di Cervia, nuovi allestimenti per i musei di Reggio Emilia, il recupero delle prigioni della Rocca dei Gonzaga a Novellara.

Tra gli interventi anche quelli conservativi e di restauro relativi a dipinti di Palmezzano, Cagnacci, Guerrini e altri esposti nella Pinacoteca e nel Palazzo del Merenda di Forlì, il restauro del Palazzetto Eucherio Sanvitale a Parma, del Dossale del Maestro del Coro degli Scrovegni nella Pinacoteca di Ravenna (anche in vista delle celebrazioni dantesche) e di alcuni dipinti del Trecento riminese esposti nel Museo della Città.