Apre a Calderara di Reno il nuovo asilo nido comunale “La Mimosa”



Ha il nome di un fiore, “La Mimosa”, il nuovo asilo nido comunale di Calderara di Reno, nel bolognese, inaugurato questa mattina dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal sindaco di Calderara, Giampiero Falzone. Presente anche l’assessore regionale Irene Priolo.

Già a partire da quest’anno scolastico potrà accogliere fino a 70 bambini tra 0 e 3 anni di età, in part-time o a tempo pieno. Si rafforza, dunque, l’offerta educativa del territorio comunale, che attualmente può contare su 131 posti messi a disposizione dalle 4 strutture già esistenti. L’investimento complessivo per la costruzione dell’edificio, di 960 metri quadrati, oltre a 2.700 di area esterna, è stato di 1 milione e 750 mila euro messi a disposizione da investitori privati, chiamati a opere urbanistiche dal Comune.

“L’apertura di questa nuova struttura, bella e sicura, è un nuovo segnale di speranza dopo mesi difficili, soprattutto per i bambini privati nel loro bisogno di socializzazione- sottolinea il presidente Bonaccini- Oggi è tempo di restituire ai più piccoli il loro posto nella nostra comunità, anche se non è stato e non sarà facile. Con le linee guida nazionali per la riapertura dei servizi dedicati alla prima infanzia, alle quali come regione abbiamo fortemente contribuito, è stato compiuto un passo in avanti decisivo. E abbiamo chiesto con forza al Governo che si arrivasse alle condizioni per la riapertura, che in Emilia-Romagna abbiamo reso possibile dal 1^ settembre”.

“Ma per garantire una ripartenza il più possibile sicura e inclusiva- conclude il presidente- resta assolutamente indispensabile un’alleanza forte consapevole e responsabile di tutti, dalle scuole alle famiglie, dalle reti territoriali alle forze sociali, alle istituzioni. Così come per i più piccoli, più in generale sulla riapertura delle scuole di ogni ordine e grado serve unità e non divisioni: parliamo del presente e del futuro dei nostri figli e nipoti, servono soluzioni concrete e praticabili, non polemiche, da parte di tutti”.

“La realizzazione del nuovo nido d’infanzia mi rende doppiamente orgoglioso- sottolinea il sindaco di Calderara, Giampiero Falzone – perché si tratta di uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati e perché è stato portato a compimento in questo periodo delicato. Questa inaugurazione è per noi un simbolo di rinascita dopo il periodo che abbiamo passato: ci eravamo impegnati ad aprire la nuova struttura a settembre e con l’impegno di tutti ci siamo riusciti, nonostante il momento complicato causato dalla pandemia.  Come abbiamo sempre detto, facendo nostre queste parole, la scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo”.

La struttura

Il nuovo asilo nido di Calderara va a sostituire il vecchio “Peter Pan”, strutturalmente inadeguato ad accogliere bambini molto piccoli.

L’edificio è stato costruito nell’area di via della Mimosa, da cui prende il nome, nella parte ovest di Calderara, dove sorge un quartiere di recente realizzazione.

La struttura, è stata realizzata in classe energetica A4, dunque con fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo, coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili e grazie al forte isolamento termico delle pareti, uso di vetri a bassa emissione, materiali di costruzione ecocompatibili, come il legno. Altre caratteristiche significative della struttura sono l’elevata sicurezza antisismica, la resistenza al fuoco e l’isolamento acustico.

L’area verde circostante l’edificio e le strutture attrezzate esterne per il giocosono state realizzate in collaborazione con la Fondazione “Villa Chigi” di Bologna, che da anni svolge programmi specifici di educazione ambientale e formazione del personale educativo sulla pedagogia montessoriana.

 

Le strutture educative 0-3 presenti nel Comune di Calderara di Reno

Oltre all’asilo nido “La Mimosa”, i servizi educativi presenti nel Comune di Calderara di Reno comprendono altre 4 strutture pubbliche per la fascia 0-3 anni, 2 delle quali costituite da Centri per bambini e famiglie, gestiti dal Comune, dove i bambini sono accompagnati da genitori e adulti di riferimento, per giocare e consentire alle famiglie di conoscersi. Ciascun servizio può accogliere fino a 25 bambini. Un ulteriore servizio è fornito da una sezione aggregata ad una scuola per l’infanzia, di carattere privato convenzionato.