Modena, Peep Salvo d’Acquisto: ok alla vendita di 12 alloggi



    Municipio

    Via libera alla vendita ai soci dei primi 12 alloggi della cooperativa edilizia in liquidazione Salvo D’acquisto del Peep di via Paolo Borsellino a Modena. La giunta comunale, infatti, ha approvato oggi, martedì 9 luglio, su proposta dell’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli la delibera di autorizzazione alla vendita sulla base del provvedimento approvato dal Consiglio comunale in novembre per andare incontro alle esigenze delle famiglie di fronte a una gestione societaria in passivo. Con la delibera si accerta anche che sono stati corrisposti al Comune i contributi perequativi per un valore complessivo per i 12 alloggi (sei al civico 177, sei al civico 220), di circa 108 mila euro, risorse che verranno reimpiegate nell’ambito delle politiche abitative. I prezzi di cessione variano dai 150 ai 200 mila euro.

    Il provvedimento approvato dal Consiglio comunale in novembre riguardava tutti i 42 alloggi della cooperativa (altri sono anche ai civici 223 e 233) per i quali è stato eliminato il vincolo della locazione permanente.

    Si è trattato di un’applicazione del nuovo Regolamento per l’edilizia convenzionata e agevolata, che agli articoli 21 e 22 prevede proprio la facoltà di riscatto dal vincolo di destinazione alla locazione, dopo un periodo minimo di quattro anni e se l’alloggio risulta libero al momento della richiesta, a seguito di approvazione comunale e con il pagamento del contributo perequativo pari al 5 per cento del prezzo di vendita massimo di cessione di ciascuna unità abitativa.

    “L’intervento del Comune si è reso necessario – ricorda l’assessora Vandelli – per le condizioni economiche in cui versava la cooperativa, in seguito a una gestione oggetto anche di azioni giudiziarie. E questo metteva a rischio anche l’investimento e i risparmi delle famiglie che risiedono negli alloggi e che hanno anticipato ai soci promotori della cooperativa forti somme di denaro destinate all’acquisto degli immobili. Le famiglie hanno lamentato di aver ricevuto errate informazioni rispetto alla regolarità del contratto che avrebbero dovuto stipulare, al punto da aver presentato denuncia ed estromesso dalla società i soci promotori. Consentendo alla cooperativa in liquidazione la vendita dei singoli alloggi a chi vi risiede, con tutti i vincoli previsti dal Regolamento comunale per evitare abusi, si è evitato – conclude Vandelli – un ulteriore grave danno patrimoniale per quelle famiglie”.