La proroga delle concessioni demaniali di 15 anni contenuta nella legge di Bilancio 2019 e che riguarda le concessioni a carattere turistico-balneare e quelle di produzione, vale anche per la pesca e l’acquacoltura. Lo ha stabilito un pronunciamento dell’Avvocatura dello Stato che mette fine alle perplessità sollevate dal ministero delle Politiche agricole.
“Abbiamo visto giusto. Già dai primi di aprile, con largo anticipo, abbiamo fornito agli operatori del settore l’esatto indirizzo interpretativo delle norme”, commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli.
“Il parere dell’Avvocatura dello Stato- prosegue- che, interpellata dal ministero per le Politiche agricole ha confermato definitivamente l’indirizzo applicativo già fornito dall’Emilia-Romagna circa tre mesi fa, è motivo di duplice soddisfazione. In primo luogo, perché abbiamo interpretato correttamente la norma. E poi, di conseguenza, perché grazie a questo, ora le nostre imprese si trovano un passo avanti rispetto a quelle di tutte le altre Regioni dato che hanno già avuto le indicazioni operative necessarie per l’adeguamento delle concessioni demaniali in essere. Un indirizzo che va nella direzione- chiude l’assessore- di favorire occupazione e reddito in questo settore dell’agroalimentare dalla produzione a filiera corta”.