Il sindaco Vecchi e il ministro Delrio sabato al convegno sull’urbanista Ugo Baldini



    NonPerdiamociDiVista“Non perdiamoci di vista: il territorio oltre l’urbanistica”: è questo il titolo della giornata di studi in memoria dell’urbanista reggiano Ugo Baldini, scomparso improvvisamente lo scorso gennaio, che si terrà sabato 21 maggio dalle 9 alle 14 nell’Aula magna dell’Università di Modena e Reggio in viale Allegri a Reggio. L’incontro – promosso dall’Archivio Piacentini e dal consorzio Caire, due realtà in cui Baldini ha a lungo operato – analizzerà i diversi aspetti dello studio e della progettazione territoriale secondo una prospettiva interdisciplinare, attraverso quattro diverse sessioni tematiche: La tradizione urbanistica di una città e di una regione; Geografia e governance territoriale; Montagna, spazio rurale, ambiente naturale; Politiche per le trasformazioni urbane.

    Interverranno, tra gli altri, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco di Reggio Luca Vecchi, la presidente dell’Istituto nazionale di Urbanistica Silvia Viviani.

    “Con questa iniziativa vogliamo ricordare la figura e il lavoro di Ugo Baldini, un intellettuale di primo piano della città, capace di affrontare le sfide contemporanee dei territori, basandosi sempre sulle migliori pratiche europee – dice il sindaco di Reggio Luca Vecchi che aprirà l’incontro di sabato – Dalle riflessioni sull’Area nord, al ruolo  della stazione Mediopadana, sino alle strategie di Area vasta, l’architetto Baldini è stato un professionista appassionato del dialogo e del confronto, il cui operato e il cui patrimonio di indagine non vogliamo vada disperso. Per questo sabato ne ragioneremo insieme, attraverso il contributo di tanti professionisti che hanno a cuore la qualità del territorio e la qualità di vita delle persone che lo abitano, seguendo la prospettiva interdisciplinare cara a Baldini”.

    “Sabato parleremo di città, governance territoriale, di spazi rurali, di politiche per le trasformazioni urbane: tutti temi che richiedono il contributo di più discipline e di più professioni, che affermano l’esigenza di quello sguardo curioso, partecipe e attento che Ugo sapeva avere – commenta Giampiero Lupatelli del Consorzio Caire, collega e amico di una vita di Baldini – Uno sguardo legato più a un approccio di policy che a quello regolativo, alla preoccupazione per la ‘fattibilità economica, la condivisione sociale e la praticabilità politica’ dei progetti e delle decisioni per le infrastrutture e le trasformazioni urbane, attraverso la ricerca di strumenti originali, fuori dai canoni e dall’ortodossia urbanistica dei piani”.

    “Ugo Baldini è stato un cooperatore che ha lasciato un segno indelebile nella città e nella provincia di Reggio Emilia, oltre che in tante regioni italiane – ricorda Luca Bosi, presidente di Boorea e vicepresidente Legacoop Emilia Ovest – L’urbanistica era per lui il modo autentico con il quale immaginare il futuro delle comunità, un potente strumento nelle mani delle istituzioni territoriali capace di orientare le dimensioni sociali ed economiche di interi territori. Personalmente lo conobbi la prima volta nel 2003 quando, fra i primi casi italiani, la Bassa reggiana decise di elaborare un Piano strategico intercomunale, un atto che oggi apparirebbe piuttosto banale ma che solo 13 anni fa aveva connotazioni pressoché rivoluzionarie. La sua curiosità, la sua voglia di andare al di là del presente, di unire tutte le forze locali per metterle dentro a un progetto organico spinsero noi, giovani amministratori, a intraprendere un percorso strategico di cui ancora oggi si colgono i frutti. E poi la cooperazione, il luogo in cui coltivò le sue esperienze personali e professionali, ne incarnò i valori più profondi a partire da quello spirito di solidarietà tale per cui ogni giorno è quello giusto per consegnare un grande patrimonio di sapere a chi verrò dopo di noi. Anche per queste ragioni Legacoop Emilia Ovest e Boorea hanno deciso di sostenere questa importante iniziativa in suo ricordo, in particolare finanziando la realizzazione del ‘Notiziario dell’Archivio Piacentini’ in cui saranno raccolti gli atti di questo straordinario convegno”.