Luci e ombre per i consumi delle feste del comparto carni. Se è vero che zamponi e cotechini l’hanno fatta da padrone sulle tavole in questi giorni, è anche vero che gli ordinativi arrivano sempre più tardi e che, complice il timore di attentati, alcuni mercati di riferimento per i turisti, hanno fatto segnare flessioni. Lo conferma William Toni, presidente Lapam Alimentazione e presidente nazionale del settore carni di Confartigianato: “Manca completamente la programmazione e di conseguenza per le imprese del settore è sempre più complicato riuscire ad organizzarsi – puntualizza Toni -. Pensate che ci sono arrivati ordinativi per Capodanno dopo Natale… E’ vero che i nostri prodotti d’eccellenza restano tra i principi della tavola in questo periodo, ma è chiaro che non è semplice trovarsi di fronte agli ordini dell’ultimo minuto”.
Ma c’è di più: “E’ necessario sottolineare come, purtroppo, da alcune città storicamente importanti per il nostro settore e il nostro territorio (Roma in testa), ci sia stato un calo di ordinativi a causa del calo di turisti originato dal timore di attentati”.
Il presidente Lapam Alimentazione conclude il ragionamento: “In estrema sintesi è difficile dare ora numeri sull’andamento di queste festività: di certo gli ordini non sono mancati e in particolare zampone e cotechino hanno avuto una buona performance. Calano, invece, le cosiddette ‘ceste natalizie’. Ma soprattutto è sempre più difficile organizzare il lavoro delle nostre imprese, che si trovano a dover soddisfare in tempo reale le richieste dei clienti”.