Siglata la convenzione tra la fondazione “Paese di Don Camillo e Peppone” e la fondazione “Museo Ligabue”



    firma-convenzioneConiugare arte e cinema in riva al Po, grazie al contributo di due grandi geni, tra i più “incompresi” del loro tempo: Giovannino Guareschi e Antonio Ligabue. Questo l’obiettivo che si prefigge la convenzione firmata ieri mattina a Gualtieri da Elena Benassi e Livia Bianchi, rispettivamente presidenti delle fondazioni “Paese di Don Camillo e Peppone” e “Museo Antonio Ligabue”.

    Le due istituzioni intendono realizzare, con il patrocinio dei rispettivi Comuni, un’attività di collaborazione per la promozione dei luoghi, della cultura e dei territori tramite la sperimentazione di  un itinerario turistico che coinvolga due realtà che, sia pure con modalità diverse, sono rappresentative delle eccellenze locali e territoriali della bassa reggiana. Concretamente, la convenzione propone una tariffa agevolata per l’ingresso ai rispettivi musei: coloro che acquisteranno il biglietto d’ingresso ai musei di Brescello avranno diritto all’acquisto di un biglietto a tariffa ridotta presso il Museo Antonio Ligabue e, viceversa, coloro che acquisteranno il biglietto d’ingresso al Museo Antonio Ligabue avranno diritto all’acquisto di un biglietto a tariffa ridotta presso i musei di Brescello. Inoltre, verrà proposto un pacchetto turistico denominato “Arte e Cinema”, con la possibilità di visite di gruppo ai rispettivi musei ed eventuali tappe intermedie, che permetterà ai turisti di passare agevolmente dal suggestivo “mondo piccolo” di celluloide dei personaggi di Guareschi alle straordinarie opere di Ligabue e viceversa.

    Ieri mattina le due presidenti hanno provveduto a firmare il documento, esprimendo soddisfazione per l’intesa raggiunta: “Siamo felici di questo accordo – spiegano Elena Benassi e Livia Bianchi – e siamo certe che la collaborazione sarà fruttuosa. Questa convenzione consentirà una collaborazione tra due importanti realtà, in un’ottica sinergica. Mettere a sistema le eccellenze dei vari paesi diventa infatti determinante, in quanto il futuro delle nostre realtà territoriali dipenderà in gran parte dalla capacità di fare rete, e di superare i campanilismi a favore di un produttivo gioco di squadra”.