Giovani Imprenditori Confcommercio Reggio sull’evoluzione dei consumi



    Quando anche l’attuale crisi verrà lasciata alle spalle, nulla sarà più come prima. Anche se ci dovesse essere una ripresa economica, i consumatori non tornerebbero più quelli di una volta. Le mutazioni socio/demografiche e le esperienze innescate dagli ultimi sei anni di ristrettezze e incertezze hanno lasciato un segno indelebile nei consumatori, secondo alcuni studi di Ipsos.

    Più attento agli sprechi, alla spesa globale, al rapporto qualità prezzo e più digitale, il consumatore 2.0 si è ormai abituato a mangiare, vestire ed impiegare il proprio tempo libero.

    Curiosa è, ad esempio, l’inversione di tendenza recentissima sui prodotti alimentari già cucinati o semipronti: si acquistano meno i primi, a vantaggio degli ingredienti per farli in casa.

    Stessa cosa per il pane, le cui vendite di macchinari per produzione casalinga hanno avuto un incremento.

    Anche la piramide alimentare cambia: i legumi sostituiscono la carne, frutta e verdura fresche vengono consumate sempre meno.

    Tiene il cibo di qualità, mentre a farla da padrona sono da anni i prodotti tecnologici, ovviamente quasi tutti di importazione.

    E’ da sottolineare come se la gente si abitua a mangiare e a vestirsi (inteso in senso molto lato) in modo diverso difficilmente tornerà indietro.

    Secondo Il Sole 24 Ore il reddito medio degli italiani si è ridotto mediamente di più di 2.500 Euro annui rispetto al 2007.

    Questa riduzione è stata ancora maggiore a Reggio Emilia, e in generale nelle aree più produttive del Paese.

    La politica dovrà tener conto di questa mutazione irreversibile, che costringerà i commercianti a fare i salti mortali ben oltre il 2015 per poter far sopravvivere le attività e cercare di dare un futuro meno plumbeo ai figli.

    Ma se obbiettivo del legislatore, non solo nazionale e non solo fiscale, è quello di rilanciare i consumi, anche commercianti e dettaglianti devono fare autocritica e cogliere i cambiamenti, intercettando i nuovi bisogni.

    Non è più un’opportunità, ma un dovere.

     

    (Luigi Rocca, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Confcommercio Reggio Emilia)