Continua l’azione intrapresa da tempo dall’amministrazione comunale di Carpi per aumentare la sicurezza degli attraversamenti pedonali, alcuni dei quali sono ora illuminati con nuove metodologie sperimentali. Dopo quelli di via Marx e via Pezzana si può vedere questa novità in via Nuova Ponente, sul lato ovest dell’incrocio con via Guernica, e in via Roosevelt (all’incrocio con via della Costituzione, via Chiesa Cibeno e la SP 468 Motta). Ricordiamo che nel febbraio scorso era stato già presentato un ‘pacchetto’ di provvedimenti ‘salvapedoni’ che comprendeva, oltre ai due impianti realizzati in via Marx e via Pezzana, 28 nuovi segnali, lanterne sperimentali, ripasso delle strisce con vernice ad alta rifrangenza, proiettori luminosi a luce led, occhi di gatto, 10 cartelli di cortesia rivolti ai pedoni.
“La priorità numero uno – spiega l’assessore alla Mobilità Cesare Galantini – è la maggiore salvaguardia della vita dei pedoni. La nostra è una battaglia per diffondere senso civico e rispetto verso il prossimo, ponendo la massima attenzione verso l’utenza debole rappresentata da pedoni e ciclisti. Gli automobilisti devono andare piano, non ci sono alternative. Bisogna continuare, tra prevenzione e educazione stradale, sia nelle scuole sia con incontri mirati rivolti agli adulti. Se la sperimentazione andrà bene questi impianti diverranno definitivi. E sono già tanti i cittadini che ci hanno chiamato per complimentarsi”.
Questi nuovi impianti, per ora come detto sperimentali, si compongono di segnaletica ad alta rifrangenza (luce artificiale verticale) montata con l’ausilio di elementi in calcestruzzo posti a costituzione dell’isola salvapedoni (dove presente), nonché di illuminazione mirata allo scopo di rendere pienamente visibile il pedone sulle strisce. La nuova illuminazione dell’attraversamento pedonale è in aggiunta a quella esistente ed è di tipo bilaterale, quindi su entrambi i lati della carreggiata: la posizione del palo anticipa di qualche metro le strisce pedonali. L’apparecchio d’illuminazione è dotato di una speciale ottica che aumenta notevolmente l’illuminazione verticale; la lampada agli ioduri metallici di cui è dotato l’apparecchio emette una luce bianca ad alta resa cromatica. Per questo motivo la persona che attraversa la strada viene illuminata con un ‘contrasto positivo’, e l’illuminazione verticale prodotta dall’apparecchio supera notevolmente come intensità quella orizzontale fornita dall’illuminazione stradale; in questo modo la persona viene identificata dal conducente come una sagoma chiara su fondo scuro, quindi visibile in misura maggiore che nel caso di presenza della sola illuminazione stradale. Questa infatti viene percepita non più in controluce ma nei suoi colori reali acquistando maggior rilievo nelle ore serali e notturne, quando attraversare è senza dubbio più pericoloso.
“Da tempo l’amministrazione comunale – afferma l’assessore all’Ambiente Simone Tosi – ha lanciato campagne d’informazione per promuovere il rispetto del Codice della strada, in primis per il rispetto di chi transita sulle strisce pedonali. Queste non hanno sempre dato l’esito sperato anche se le cose negli ultimi anni sembrano migliorate sotto alcuni aspetti: rimane comunque l’effetto deterrente delle multe e l’impegno della Polizia municipale a fare rispettare le regole. Durante l’anno scorso gli agenti hanno accertato complessivamente nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine 73 violazioni nei confronti di chi non ha dato la precedenza ai pedoni sulle strisce”.
I lavori di costruzione di questi due attraversamenti pedonali ‘sicuri’ sono costati alle casse comunali circa 39 mila euro.
L’amministrazione comunale, attraverso gli studi e gli interventi dell’assessorato alla Viabilità e Trasporti, ha potuto in questi anni elaborare ipotesi tecniche di intervento che, previo l’esame della Commissione Traffico, sono poi state realizzate sul campo: l’ente locale ha lavorato all’affinamento ed allo studio di tutti gli aspetti infrastrutturali che concorrono a migliorare la sicurezza stradale e la qualità dell’aria. Con la stesura, fin dal 2008, della prima versione delle Linee guida comunali per la costruzione di infrastrutture stradali, impianti d’illuminazione pubblica, opere di verde pubblico ed arredo urbano si è cercato di riassumere tutte le buone pratiche del costruire in ambito stradale elevando il livello di sicurezza della circolazione; tra gli scopi di questo vero e proprio ‘manuale’ è compreso quello di promuovere e indirizzare alla progettazione di strade efficienti e sicure, sempre più orientate all’uso consapevole del territorio, in sintonia con gli obiettivi proposti del Piano Generale del Traffico Urbano (P.G.T.U.), approvato nel 2011.