Bologna: controllo nutrie, un nuovo Piano di contenimento fino al 2019



    nutriaLa Giunta provinciale ha deliberato nella seduta di ieri mattina il nuovo Piano per il contenimento delle nutrie anticipando la scadenza di quello precedente prevista per la fine del 2014. Le nuove norme avranno validità per i prossimi 5 anni fino al 2019.
    “La decisione di redigere un nuovo Piano è stata determinata da varie considerazioni” – spiega Gabriella Montera, assessore provinciale alla Pianificazione faunistica – . Abbiamo voluto anticipare l’adozione dell’atto che scadeva a fine anno per non interrompere l’azione di contenimento di una specie particolarmente invasiva, responsabile di danni alle produzioni agricole, all’ambiente naturale e pericolosa per la stabilità degli argini, in un momento di incertezza istituzionale sull’attribuzione delle funzioni”.

    Il controllo delle nutrie, una specie non autoctona nei nostri territori e per la quale è stata infatti decretata la eradicazione da tutti i paesi dell’Unione Europea, nella nostra provincia si attua fin dagli anni ’90 aggiornando periodicamente obiettivi e strumenti tecnici ammessi dalla legislazione vigente.
    Il Piano approvato ieri ha visto il parere favorevole di Ispra (l’Istituto Sperimentale per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e si caratterizza per aver introdotto alcune innovazioni rispetto alle norme precedenti, con il proposito di rendere le azioni di contrasto alle popolazioni di nutrie più sicure e maggiormente efficaci.
    In particolare viene previsto l’uso di nuovi strumenti per la soppressione degli animali catturati ampliando così il numero dei potenziali coadiutori. Vengono inoltre previste azioni aggiuntive in condizioni di particolare vulnerabilità per la specie bersaglio (presenza di ghiaccio e neve o in concomitanza con le piene dei fiumi) per aumentare gli effetti del controllo.
    Viene soprattutto ampliato il calendario degli interventi su tutti i corpi idrici per aumentare la protezione dei corsi d’acqua con argini pensili. Infine vengono recepite le nuove norme specifiche per una maggiore tutela dei siti di interesse comunitario inseriti nella Rete Natura 2000.