“Una proposta che non ci soddisfa pienamente, ma che abbiamo accettato per senso di responsabilità nazionale. Il tempo era scaduto e occorreva decidere”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni sull’accordo, raggiunto oggi a Roma tra Ministero delle politiche agricole e Regioni, per gli aiuti accoppiati della nuova Pac
2014-2020 e la definizione di agricoltore attivo.
Il compromesso prevede che il prelievo sui pagamenti diretti per finanziare gli aiuti accoppiati passi dal 10 all’11%, per complessivi 39 milioni di euro all’anno. Queste risorse verranno utilizzate per incrementare gli aiuti accoppiati già decisi per olio d’oliva, zootecnia (in particolare di montagna) e ovi-caprini e per stanziare 10 milioni di euro (inizialmente non previsti) a sostegno della coltura della soia.
“Purtroppo – sottolinea Rabboni – non si è trovato l’accordo per incrementare anche il budget degli aiuti accoppiati per il pomodoro da industria e la barbabietola, mentre nessun aiuto è previsto per la frutta trasformata”. “A parziale compensazione – conclude Rabboni – il Ministro ha annunciato che nella nuova Ocm ortofrutta verrà attivato per il comparto del pomodoro da industria, un settore strategico per l’agroalimentare nazionale, un contributo per
l’acquisto di piantine particolarmente resistenti che potrà andare da 100 a 300 euro a ettaro”.