Sommario
- Nel 2025 il Prodotto Interno Lordo dell’Emilia-Romagna dovrebbe crescere del +0,7%, confermando il ritmo di crescita del 2024 (+0,7%).
- Il valore aggiunto dei servizi dovrebbe aumentare dell’1%, quello dell’industria +0,8%, mentre le costruzioni dovrebbero arretrare del -1,5%.
- A contribuire alla crescita del Pil nel 2025 le stime di crescita dei consumi (+0.8%), ma per l’incertezza internazionale preoccupano gli investimenti che dovrebbero crescere solo del +0,2%.
- Il tasso di disoccupazione è previsto rimanere stabile al 4,3%.
- Nel 2025 la crescita delle regioni italiane sarà guidata dal Veneto (+0,8%) e da Emilia-Romagna e Lombardia (+0,7%).
È quanto emerge dall’esame dell’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna delle previsioni macroeconomiche regionali elaborate ad aprile 2025 sulla base degli “Scenari per le economie locali” elaborati da Prometeia.
Previsioni Pil Emilia-Romagna
La crescita del prodotto interno lordo dell’economia regionale nel 2024 è stata del +0,7%, valore che dovrebbe confermarsi nel 2025, sostenuto da una lieve accelerazione dei consumi.
La stima della crescita regionale è stata rivista al rialzo di un decimo di un punto percentuale rispetto alle previsioni di gennaio 2025.
Il confronto fra l’Emilia-Romagna, l’Italia e l’area euro
Le previsioni di crescita del Pil dell’Emilia-Romagna nel 2025 al +0,7% collocano la regione in una posizione intermedia fra la crescita prevista per l’Italia, +0,6% e quella prevista per l’area euro, +0,8%.
Nel 2025 la crescita delle regioni italiane sarà guidata dal Veneto (+0,8%) e da Emilia-Romagna e Lombardia (+0,7%).
Previsioni consumi, investimenti e esportazioni in Emilia-Romagna
Nel 2025 la crescita dei consumi delle famiglie accelererà lievemente al +0,8%, salendo così al di sopra della dinamica del Pil, sostenuta dalle condizioni del mercato del lavoro.
L’incertezza relativa alle politiche commerciali contribuirà a ridurre la crescita degli investimenti fissi lordi nel 2025 al +0,2%.
Nel 2025 le esportazioni regionali dovrebbero tenere, +0,3%. Al termine di quest’anno il valore reale delle esportazioni regionali dovrebbe risultare superiore del 89% rispetto al livello del 2000 e del 37% rispetto a quello del 2007, chiari indicatori dell’importanza assunta dai mercati esteri per l’economia regionale.
Previsioni: i settori
Nel 2025 saranno i servizi a trainare l’aumento del valore aggiunto reale regionale, si registrerà una ripresa nell’industria, ma il valore aggiunto delle costruzioni farà un ampio passo indietro a causa del depotenziamento dei bonus.
Nel 2024 la debolezza della domanda interna e l’arretramento della domanda estera – in particolare per la recessione in Germania – hanno lievemente ridotto il valore aggiunto reale prodotto dall’industria in senso stretto regionale (-0,1%).
Nel 2025, nell’ipotesi di una sostanziale tenuta della domanda estera e di una lieve accelerazione dei consumi, il valore aggiunto reale prodotto dall’industria in senso stretto regionale potrebbe riprendersi al +0,8%.
A seguito della revisione dei “bonus” la crescita del valore aggiunto reale delle costruzioni nel 2024 è stata del +1,6% e, nonostante la flessione rispetto agli anni passati, è stata l’elemento trainante della crescita regionale. Quest’anno il valore aggiunto del settore dovrebbe arretrare al -1,5%.
Nel 2024 il ritmo di crescita del valore aggiunto del complesso dei servizi si è ripreso del +0,8%, nonostante il rallentamento dei consumi. Nel 2025 dovrebbe accelerare ancora lievemente del +1%, con la ripresa dei consumi e dell’attività nell’industria.
Il mercato del lavoro
Nel 2025 le forze di lavoro dovrebbero riprendere a crescere lievemente (+0,3%) e il tasso di attività dovrebbe rimanere stabile al 73,7%.
Per l’occupazione è previsto un andamento positivo, al +0,3%, anche se più contenuto rispetto al +0,5% realizzato nel 2024.
Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al 4,3%