Come hanno ricordato nei giorni scorsi i professori Marcelo Suàrez-Orozco e Carola Suàrez Orozco, Carla Rinaldi aveva partecipato, come docente Unimore e presidente di Fondazione Reggio Children, il 7 febbraio 2020 al Global Compact on Education indetto da Papa Francesco, che aveva riunito studiosi e ricercatori di tutto il mondo, tra i quali, tra gli italiani anche Stefano Zamagni e Stefania Giannini.
“Un’istruzione integrata e di qualità, e gli standard stabiliti per la laurea, continuano a rappresentare una sfida globale. – aveva detto Papa Francesco – Nonostante gli obiettivi formulati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite e da altri organismi, come l’Obiettivo 4, e gli importanti sforzi compiuti da alcuni Paesi, l’uguaglianza dell’istruzione non è ancora stata raggiunta nel nostro mondo. La povertà, la discriminazione, il cambiamento climatico, la globalizzazione dell’indifferenza e lo sfruttamento degli esseri umani impediscono la crescita di milioni di bambini”.
Carla aveva aderito con convinzione e aveva trovato una profonda sintonia con le parole di Papa Francesco. Il suo richiamo a “tre linguaggi: la mente, il cuore e le mani” l’aveva particolarmente colpita, così come il richiamo alla bellezza nell’educazione: “Non si può educare senza condurre una persona alla bellezza, senza condurre il cuore alla bellezza”.
L’appello del Papa e tutti gli interventi, tra cui quello di Carla Rinaldi, centrato su “Early Childhood Education in Reggio Emilia and in the World”, sono poi stati pubblicati nella raccolta “Education, A Gobal Compact for a Time of Crisis”” della Columbia University Press, dove ripercorreva la storia dell’approccio reggiano e richiamava la sfida dell’educazione di qualità come risposta alla povertà educativa.
“La cura, il prendersi cura in modo reciproco, è la dimensione dell’educazione. – scrisse – Questa dimensione può nascere solo in un atteggiamento di ascolto e rispetto, nella consapevolezza che le persone sono uniche e le relazioni sono importanti. Ma la cura è anche la dimensione della convivenza e della comunità. Una comunità che sappia valorizzare l’educazione, fin dall’educazione della prima infanzia, metta la scuola al centro della sua vita e la presti attenzione e la ascolti.
Diritti, povertà e crisi educativa. Oggi, spinti dalla saggezza di Papa Francesco nel dare vita al Patto Educativo Globale, ci chiediamo come affrontare le questioni più urgenti che interpellano l’educazione”.
Carla ha sempre seguito con grande attenzione gli interventi del Papa sui temi educativi e della povertà, dell’attenzione all’infanzia, contro la cultura scarto e sull’ecologia.
Lo scorso anno aveva partecipato al Global Summit sulla Climate Resilience con l’Accademia Pontificia, con un intervento su infanzia e natura, proiettando anche il video “Immagina una foresta” realizzato da tutte le Scuole e Nidi d’Infanzia dell’Istituzione del Comune di Reggio Emilia insieme a Reggio Children. Da ultimo, era stata con gioia tra il pubblico della convention promossa dal Papa con seimila bambini nel novembre 2024.