I Sindaci dell’Appennino scrivono alla Città Metropolitana, alla Regione e al MIT per ribadire le richieste in merito alla Bretella Reno-Setta e la S.S. 64 Porrettana

In attesa del progetto per la Bretella, la richiesta è di realizzare in tempi brevi il bypass della Rupe e interventi di miglioramento della Porrettana



A seguito all’incontro tenutosi il 12 marzo presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, cui è seguita una riunione di coordinamento tra Comuni del territorio, Città metropolitana di Bologna e Regione Emilia-Romagna, i sindaci dell’Appennino Bolognese hanno scritto una lettera alla CM, alla Regione e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riportando le richieste avanzate dalle Amministrazioni comunali presenti nelle due occasioni e le valutazioni sui progetti presentati. Chiedono di tenerle in considerazione in vista del confronto che la Regione Emilia-Romagna avrà con il MIT sulla prossima programmazione degli interventi di competenza statale (contratto di programma MIT-ANAS 2026-2030).

Fondamentale, per i Comuni dell’Appennino bolognese, è la realizzazione del Progetto di Fattibilità tecnico economica della Bretella Reno-Setta, opera strategica che darebbe la possibilità di unire due vallate e consentirebbe di avere, per la valle del Reno, un agevole accesso all’asse autostradale, oltre a garantire un’alternativa – in caso di interruzioni a causa di frane e smottamenti purtroppo frequenti – della transitabilità della S.S. 64, così notevolmente alleggerita dal traffico.

Dal momento che la realizzazione della Bretella comporta l’esecuzione di opere che potrebbero avere un importante impatto ambientale, i sindaci dell’Appennino Bolognese ritengono necessari approfondimenti progettuali che consentano di valutarne l’effettivo impatto, anche in riferimento alle caratteristiche geomorfologiche del fragile territorio destinato ad accogliere l’intervento.

In particolare, risulta fondamentale studiare più nel dettaglio la fattibilità – dato il contesto ambientale e geomorfologico dell’area – dell’interconnessione della bretella attraverso un nuovo casello sulla A1 Direttissima, da preferire rispetto all’interconnessione con la A1 – Variante di Valico.

Considerando che l’eventuale realizzazione dell’opera, che il Ministero ha dato disponibilità ad inserire nella prossima pianificazione degli investimenti, richiederà molti anni per venire alla luce, per i Comuni dell’Appennino diventano prioritari gli interventi di messa in sicurezza e di adeguamento della Strada statale 64 Porrettana, soggetta a ripetute interruzioni a causa di diversi movimenti franosi: le strade comunali alternative attualmente disponibili non sono in grado di reggere il traffico di una strada statale e si rischia l’isolamento di parte dell’Appennino bolognese. In particolare, si evidenzia la problematica in prossimità della Rupe di Sasso Marconi che spesso, a causa della caduta di massi, comporta l’interdizione del transito sulla statale nel tratto interessato, nonché talora anche l’interruzione della linea ferroviaria Porrettana che corre ad essa parallela ed a quota inferiore, con tutte le conseguenze del caso per i territori limitrofi e per le migliaia di persone che quotidianamente utilizzano questo fondamentale asse di collegamento.

Per queste ragioni i Sindaci chiedono che venga realizzata una viabilità alternativa nei pressi della Rupe di Sasso Marconi (cd Bypass della Rupe) e che vengano concordati alcuni interventi di adeguamento in sede della Porrettana, già previsti dal progetto di fattibilità tecnico-economica realizzato da Anas per l’ammodernamento della S.S. 64. Al contempo ritengono necessario che il MIT proceda con la redazione di un Progetto di fattibilità tecnico-economica per la Bretella Reno-Setta, che consenta da un lato di effettuare le opportune valutazioni di carattere tecnico- ambientale e dall’altro di procedere da parte di CMBo e RER all’inserimento dell’opera nella necessaria pianificazione. Tali opere non possono essere considerate alternative tra di loro, bensì complementari.

La definizione di quanto sopra è frutto delle produttive interlocuzioni tra sindache e sindaci dei comuni interessati (Alto Reno Terme, Camugnano, Castel di Casio, Castel d’Aiano, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano In Belvedere, Marzabotto, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Sasso Marconi, Vergato).

“Quelle che riportiamo – spiega la Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese Valentina Cuppi – sono le stesse richieste che avevamo espresso durante l’incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla presenza dei dirigenti del Ministero e di Anas e che sono frutto dell’interlocuzione di tutti i sindaci e le sindache del territorio, anche di varie appartenenze politiche: rappresentano quindi tutte le sensibilità che ci sono nei vari comuni. Le proposte avanzate riguardano la vita di tantissime persone che abitano nel nostro Appennino e anche del nostro tessuto economico”.