Pesca in montagna, effettuati oltre 50 controlli: una sanzione



Nel weekend di apertura della stagione di pesca, la polizia provinciale di Modena ha effettuato oltre 50 controlli per il rispetto delle norme sulla pesca sportiva nei corsi d’acqua di montagna che si è aperta domenica 30 marzo e che si concluderà in ottobre, elevando una sanzione di 160 euro ad un pescatore per una mancata segnatura sul tesserino delle trote pescate.

In particolare i controlli, che hanno coinvolto 6 agenti e personale volontario, si sono concentrati nella zona della diga di Riolunato, Pievepelago, il ponte di Olina, Fanano e tutta la zona del torrente Leo, Ospitale, Fellicarolo e in generale tutto l’appennino.

Complessivamente nel modenese l’attività coinvolge oltre nove mila pescatori e in questi giorni, la polizia provinciale, in accordo con la Regione Emilia-Romagna,  ha rilasciato esemplari di trote nei corsi d’acqua del territorio dell’alto Appennino modenese.

Le date, le regole, le attrezzature ammesse, la classificazione delle acque, i periodi e gli orari di pesca sono fissate nel calendario ittico, approvato dalla Regione, e disponibile sul sito:

https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/pesca/temi/pesca-sportiva-professionale-acque-interne/calendari-ittici

Nel calendario sono elencate, tra l’altro, le zona a “rilascio obbligatorio” come quella, introdotta nel 2022, nel torrente Ospitale a Fanano, lunga circa un chilometro, in un tratto particolarmente suggestivo che scorre a fianco del sentiero storico della Romea nonantolana.

Tra le altre zone attivate per questo tipo di pesca figurano quelle sul Panaro dalla confluenza con il Rio Benedello a Guiglia al ponte di Casona di Marano, sullo Scoltenna tra il ponte di Prugneto e il ponte di Olina tra i territori di Montecreto, Pavullo e Sestola.