La rassegna primaverile del Bologna Jazz Festival presso il Camera Jazz & Music Club di Vicolo Alemagna giunge questa settimana al giro di boa, presentando due formazioni internazionali di notevole appeal. Mercoledì 2 aprile e venerdì 4 aprile, in entrambi i casi con inizio alle ore 22, si potranno ascoltare alcuni dei più prestigiosi musicisti della scena statunitense, nel più newyorchese dei locali di Bologna.
Il 2 aprile si esibirà il sassofonista Seamus Blake, alla guida di un quartetto con ritmica blasonata: Alessandro Lanzoni al pianoforte, Orlando Le Felming al contrabbasso e Greg Hutchinson alla batteria. Musicista aperto e molteplici influenze contemporanee ma con forti radici nella storia del jazz, in possesso di un’eccellente tecnica sassofonistica, Seamus Blake dal 2002, anno in cui vinse la Thelonious Monk Competition, è uno dei musicisti più richiesti, protagonista di una lunga serie di collaborazioni e incisioni, spaziando da Victor Lewis a Dave Douglas, alla Mingus Big Band, Kevin Hays, Bill Stewart, Gonzalo Rubalcaba, Dave Kikoski e John Scofield. In Europa, dove vive da qualche anno, ha lanciato una serie di progetti e portato avanti numerose collaborazioni tra cui quella con il pianista Alessandro Lanzoni, uno dei migliori jazzisti dell’attuale scena italiana. Nel 2022 Blake è entrato a far parte della band del tour mondiale This Is Not A Drill di Roger Waters, inserendo la propria inimitabile voce strumentale nei classici dei Pink Floyd e nel materiale originale del leggendario bassista.
Il 4 aprile sul palco del Camera si presenterà il sassofonista, compositore e arrangiatore americano Oahd Talmor, a capo di un’autentica all-stars band. Talmor si forma negli States sotto la guida di maestri del calibro di Dewey Redman e Lee Konitz (e con quest’ultimo stabilisce un duraturo rapporto di collaborazione). Talmor non è solamente un apprezzato sassofonista, ma anche uno stimato compositore e arrangiatore. La sua penna si è espressa in diversi progetti tra i quali il gruppo collettivo con Adam Nussbaum e Steve Swallow. Proprio sulle musiche di Swallow ha elaborato un progetto per largo organico orchestrale, che gli ha consentito di ottenere ingaggi per dirigere le più importanti orchestre americane ed europee, con solisti di prim’ordine come Michael Breker, Joshua Redman, Mark Turner, Chris Potter, Jason Moran, Kurt Rosenwinkel e Lee Konitz. Un percorso che oggi si corona con Back to the Land, quintetto completato da Joel Ross (vibrafono), David Virelles (pianoforte), Chris Tordini (contrabbasso) ed Eric McPherson (batteria). La band proporrà musiche inedite di Ornette Coleman e Dewey Redman oltre a brani originali. Un’imperdibile occasione per riscoprire la creatività di due dei più importanti improvvisatori e compositori della storia del jazz, grazie all’ispirata performance di cinque maestri della nuova scena newyorchese.
Chiuderà la rassegna, mercoledì 16 aprile, il trio di Micah Thomas, acclamato astro nascente del piano jazz americano.
Biglietteria:
intero 25 euro. Ridotto Bologna Jazz Card 2024/25, Under 26 e YoungER Card 20 euro.
Necessaria la tessera Jazz Club Bologna per l’ingresso
Inizio concerti ore 22, apertura biglietteria dalle 21:15 della sera del concerto (non c’è prevendita).
Per informazioni scrivere a info@bolognajazzfestival.com