“La scuola senza confini”, Modena ha 245 nuovi giovani cittadini onorari



Modena ha 245 nuovi cittadini onorari, sono le bambine e i bambini nati nel 2014 da famiglie con background migratorio e residenti nella città in cui stanno concludendo un ciclo di istruzione primaria. Fieri e felici hanno sventolato il loro attestato di cittadinanza cantando l’Inno di Mameli, insieme a compagni e alle insegnanti, ai familiari e alle autorità cittadine, al termine di “Bambino=Cittadino: la scuola senza confini”, la cerimonia con cui sabato 29 marzo hanno ricevuto la cittadinanza onoraria nella cornice del Teatro Storchi.

Il riconoscimento simbolico è assegnato dal Comune di Modena, in collaborazione con Unicef e per volontà del Consiglio comunale già dal 2014 (tra le primissime realtà a intraprendere questa strada): a oggi oltre 2500 bambini l’hanno ricevuto.

L’evento, organizzato dall’assessorato alle Politiche educative, attraverso il Centro educativo Memo, è tornato quest’anno in presenza, dopo alcune edizioni in cui, sulla scia della pandemia, si è tenuto prevalentemente on line, o in modalità mista.

“Oggi è la vostra giornata, spero che presto questo riconoscimento diventi una legge dello stato che valga per tutti”, ha affermato rivolto ai bambini il sindaco Massimo Mezzetti dal palco. Accanto a lui, l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli, il presidente del Consiglio comunale Antonio Carpentieri e il presidente di Unicef Modena Lorenzo Iughetti. Presente alla cerimonia anche la vicesindaca Francesca Maletti.

“Voi siete in un’età in cui non vedete e avvertite differenze tra voi – ha proseguito il sindaco – Poi da adulti si cambia. Ecco, continuate così perché questo sarà il futuro della nostra comunità. Lo spostamento, la transumanza delle persone nel mondo non si può fermare, non si è mai fermato nella storia”. E ha concluso: “La comunità si fonda su due pilastri di cui questa cittadinanza onoraria è la traduzione: i diritti e i doveri. Ogni volta che rivendicherete i vostri diritti dovrete sempre essere consapevoli dei doveri che avete. Per una società libera, consapevole e solidale”.

Messaggi di uguaglianza, di amicizia, di consapevolezza di diritti e doveri che i bambini hanno espresso in disegni, poesie, audio, filmati e performance realizzati nelle loro classi e trasmessi nell’affollato teatro da uno strano extraterrestre a caccia di “segnali di umanità” sul pianeta Terra.

“I vostri diritti sono la base su cui costruire la pace; se continuerete ad alimentare e sviluppare il clima che oggi c’è qui tra voi, renderete Modena una comunità migliore. Grazie per esserci e per quello che farete”, ha detto il presidente di Unicef Modena Lorenzo Iughetti invitando i bambini presenti a coltivare la solidarietà e l’aiuto agli altri. Ugualmente, il presidente del Consiglio comunale Antonio Carpentieri ha sottolineato che “essere cittadini è molto più che far passivamente parte di una comunità: la cittadinanza onoraria è un onore per voi che la ricevete e per noi che ve la diamo, perché abbiamo bisogno di voi e vogliamo farvi sapere che questa città vi accoglie e vi vuole bene”.

Ha scandito la mattinata la musica festosa e multietnica dell’Orchestra MoltiMondi, che attraverso i brani eseguiti porta in scena il vissuto e la storia di ognuno dei ragazzi che la compongono, tra loro anche una giovane musicista che anni fa ha ricevuto la cittadinanza onoraria modenese nella cornice di Bambino=Cittadino

Inoltre in questa 11esima edizione, come da indicazione del Consiglio comunale nella mozione approvata lo scorso novembre, hanno ricevuto la cittadinanza onoraria tutti i bambini del 2014 che stanno portando a termine a Modena il ciclo d’istruzione primaria, anche quelli non nati in Italia.

“Si riconosce in tal modo alla scuola – spiega l’assessora Federica Venturelli – un ruolo centrale nel processo di costruzione di una comunità inclusiva. In questo senso, il conferimento della cittadinanza onoraria modenese ha sì un valore simbolico, ma vuole dare un segnale importante sulla necessità di una riforma che deve mettere al centro i diritti e doveri dei bambini, perché voi – a detto rivolta a tutti i bambini presenti – siete tutti figlie e figli d’Italia”.