Bologna Game Farm Playground: il gioco e l’industria creativa videoludica animano l’Esprit Nouveau

Nei giorni della Fiera del libro per ragazzi tra le novità anche un videogame dedicato a Guglielmo Marconi



In occasione della Children’s Book Fair, il Padiglione Esprit Nouveau collocato nell’area verde antistante il Fiera District ospiterà, dal 31 marzo al 2 aprile, Bologna Game Farm Playground: una tre giorni pomeridiana (dalle 15 alle 19.30) dedicata all’industria culturale e creativa del gaming, con showcase, incontri pubblici, postazioni libere per il gioco e attività di networking internazionale.

L’iniziativa apre Esprit Nouveau Bologna 2025-2027, il cartellone di attività ideato dal Comune di Bologna per celebrare il centenario dell’originale parigino realizzato da Le Corbusier per l’Esposizione di arti decorative di Parigi del 1925.

Nell’ambito di Bologna Game Farm, il progetto promosso dal Comune di Bologna e cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna per lo sviluppo dell’industria videoludica in Italia, in sinergia con la sezione dedicata ai videogame della Fiera del libro per ragazzi, Bologna Game Farm Playground sarà la casa di 14 team di sviluppatori di videogiochi dell’Emilia Romagna, che offriranno al pubblico l’opportunità di giocare con vari videogiochi, molti dei quali ideati, progettati e sviluppati grazie al percorso di accelerazione svolto negli ultimi quattro anni presso l’incubatore delle Serre dei Giardini Margherita.
Questi i team di sviluppatori presenti: Silent Chicken, Overkillas Studio, Power Up Team, Dreambits Studio, Operaludica, BYTWICE, IV Productions, PANTA REI, Studio Kodama, Studio Pizza, Melazeta, AC
Software, Studio Evil, Trinity Team.

Tra gli eventi speciali in programma, il 2 aprile alle 17.30 si terrà la presentazione del videogioco No Signal – Marconi the game, un viaggio nel tempo per raccontare in forma ludica e a portata di smartphone le grandi scoperte e le invenzioni di Guglielmo Marconi, premio Nobel per la fisica nel 1909, padre del wireless e della radio, di cui sono ricorsi i 150 anni dalla nascita nel 2024.
Prodotto dal Comune di Bologna con il contributo della Regione Emilia-Romagna e sviluppato da Melazeta, con la collaborazione scientifica della Fondazione Guglielmo Marconi, Università di Bologna e Museo del Patrimonio Industriale del Settore Musei Civici Bologna, il videogioco No Signal – Marconi the game è fruibile da device iOS e Android, è bilingue (italiano e inglese), ed è scaricabile nei principali app store.

Dopo il gioco WunderBO dedicato alle collezioni museali bolognesi, il Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna lancia così un nuovo progetto videoludico con cui propone un percorso a tappe in compagnia di un giovane Guglielmo Marconi, tra esperimenti scientifici, enigmi e nuove scoperte, con la sfida di riportare il segnale nel nostro mondo e far ripartire le comunicazioni.
No Signal – Marconi the game è un videogioco con una forte vocazione didattica e divulgativa, per questo può essere considerato uno strumento funzionale anche in ambito scolastico.

Interverranno alla presentazione di No Signal – Marconi the game:
Rosa Grimaldi, delegata del Sindaco di Bologna alle Industrie Culturali e Creative
Giulia Fortunato, Presidente Fondazione Marconi
Maria Letizia Guerra, delegata per l’impegno pubblico dell’Università di Bologna
Giorgia Boldrini, direttrice Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna

L’azienda Melazeta presenterà il gioco con il contributo dei partner di progetto: Barbara Valotti, Fondazione Marconi; Eugenio Bertozzi, Università di Bologna; Annalisa Bugini, Museo del Patrimonio Industriale.
Nei tre pomeriggi di apertura dell’Esprit Nouveau sarà a disposizione del pubblico anche una postazione dedicata dove provare gratuitamente il gioco.

Tra le altre iniziative in calendario per Bologna Game Farm Playground, il 31 marzo alle 17.30 si terrà la presentazione della quinta edizione del bando nazionale Bologna Game Farm, quest’anno incentrato sui videogiochi che valorizzano il patrimonio culturale italiano materiale e immateriale. Il bando è frutto della collaborazione fra Comune di Bologna, Città Metropolitana e CTE COBO, e vede anche il coinvolgimento delle CTE di Pesaro e Matera.

Sempre a Bologna Game Farm Playground, nei tre pomeriggi di Fiera, grazie alla collaborazione con l’Associazione Italiana Editori, sarà possibile incontrare una delegazione di editori e favorire lo scambio di esperienze con dieci team di sviluppo di videogiochi provenienti dall’acceleratore tedesco SpielFabrique.

L’accesso a Bologna Game Farm Playground è libero (anche senza pass-Fiera) e le attività sono aperte a tutti, anche ad un pubblico non specialistico, e in particolare si rivolgono al mondo della scuola, della formazione e del visual art design.