La Guardia di Finanza di Bologna smaschera finta associazione di volontariato per il trasporto in ambulanza



Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Bologna hanno condotto una verifica fiscale nei confronti di un Ente no-profit attivo nel territorio del Nuovo Circondario Imolese che sarebbe stato sfruttato per dissimulare proventi da destinare a scopi non solidaristici.

Infatti, i cosiddetti Enti del terzo Settore sono caratterizzati dal loro scopo non lucrativo e dallo svolgimento, in via principale, di attività finalizzate a soddisfare l’interesse della collettività. Nello specifico, l’Associazione di Volontariato, operante nel settore del trasporto in ambulanza di soggetti privati, sarebbe stata un mero schermo utilizzato dai soci e, in particolare, dal Presidente, per intascare denaro derivante da tale attività beneficiando, al
contempo, dei vantaggi fiscali riservati agli enti senza scopo di lucro. D’altronde, tra le principali agevolazioni fiscali, previste dal Codice del Terzo Settore, per tale tipologia di Ente, vi è l’esenzione dal pagamento dell’IRES e dell’IVA.

Le Fiamme Gialle della Compagnia di Imola, attraverso l’analisi della documentazione contabile e dei bilanci presentati dall’Associazione, ne hanno disconosciuto la natura di ente non commerciale a causa di una serie di anomalie come, tra l’altro, numerosi prelevamenti operati dal Presidente e utilizzati per spese personali non giustificate, ben lontane dal perseguimento di finalità solidaristiche. Pertanto, i militari hanno ricostruito il volume d’affari generato dall’Ente no-profit nel corso degli ultimi 4 anni e ricondotto a tassazione ordinaria un  importo pari a circa € 310.000,00.

L’operazione condotta dai finanzieri dimostra la grande attenzione costantemente dimostrata dalla Guardia di Finanza a contrasto delle frodi fiscali in tutte le loro declinazioni, intervenendo in maniera incisiva anche in settori, come quello volontaristico, che si basano sul perseguimento di interessi sociali e solidaristici, tutelando i cittadini onesti che ripongono grande fiducia nelle organizzazioni no profit e garantendo un mercato basato sull’equità e sulla leale concorrenza tra gli operatori.