Ospedale di Sassuolo, la violenza contro le donne si contrasta anche nel mondo del lavoro

Più donne negli incarichi di vertice



Il contrasto alla violenza sulle donne passa anche attraverso politiche concrete di equità e parità di genere, di cui l’Ospedale di Sassuolo è un esempio virtuoso, avendo tantissimi ruoli di grande responsabilità ‘in rosa’. Sono infatti 12 i primari e direttori donna (su 23), 10 le coordinatrici infermieristiche (su 12) e oltre l’83% degli operatori sanitari è donna.

Stamattina, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in Ospedale celebrato un momento simbolico per ricordare a tutta la cittadinanza che la violenza non è mai giustificabile e che è necessario, per contrastarla efficacemente, ‘educare’ prima di tutto al rispetto e alla parità, anche nel mondo del lavoro. A maggior ragione in un ambito come quello sanitario, dove ormai è consolidata una presenza femminile fortemente maggioritaria, in modo trasversale in tutti i ruoli, e dove la violenza è un tema di scottante attualità.

Una maggior presenza femminile nelle posizioni apicali può contribuire a focalizzare l’attenzione sulle problematiche lavorative delle donne e, in particolare, delle madri” sottolinea la Direttrice delle Risorse Umane, Dr.ssa Mariangela Vitone. “Il lavoro, se gratificante dal punto di vista remunerativo e professionale, è uno strumento di crescita ed emancipazione. Una donna realizzata dal punto di vista lavorativo ha più possibilità di evitare di trovarsi in una posizione di subalternità. Purtroppo, con sempre maggior frequenza, le donne si trovano a ricoprire ruoli marginali o, peggio, a dover rinunciare al lavoro perché inconciliabile con la vita familiare.  Istituzioni e imprese devono dunque impegnarsi affinché le donne abbiano garantito un lavoro dignitoso e una maggior rappresentanza nei processi decisionali, perché l’uguaglianza di genere non è solo un diritto fondamentale ma la condizione necessaria per una società evoluta e sostenibile”.