“Parole che pesano”, a Campogalliano gli appuntamenti nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

Domani incontro al Museo della Bilancia, sabato 23 novembre camminata tra le panchine rosse



Doppia iniziativa a Campogalliano nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Domani, giovedì 21 novembre alle 21, il Museo della Bilancia ospita una serata di confronto sul linguaggio della violenza, dal titolo “Parole che pesano”. L’incontro, promosso dalle Politiche giovanili del Comune di Campogalliano, Comando dei Carabinieri, Cooperativa LUNEnuove e Centro Antiviolenza Vivere Donna, intende sottolineare come il linguaggio utilizzato possa già essere considerato violenza psicologica e non debba in alcun modo trovare giustificazione. L’incontro, ad ingresso libero e gratuito, è rivolto principalmente ai giovani.

Sabato 23 novembre si scende in strada per la camminata “Nemmeno con un fiore”, organizzata dall’Amministrazione e dal settore podismo della Polisportiva Campogalliano. Tre percorsi (3,5 km, 5 km e 10,5 km), con partenza alle 14.15 dal Municipio e passaggio dalle panchine rosse del paese per ribadire l’urgenza di un cambio di passo sul tema del contrasto alla violenza di genere.

L’impegno del Comune si concretizza in altre azioni, con il coinvolgimento della comunità: un video fatto in collaborazione con la Polisportiva di Campogalliano, l’affissione dei manifesti con le frasi della violenza, in adesione alla campagna di comunicazione della Regione Emilia Romagna, e altre iniziative dedicate, promosse dagli esercenti locali: “La violenza ci riguarda tutti e dobbiamo fare di più. Bisogna potenziare gli strumenti sul territorio per intercettare, avvicinare e aiutare le vittime di violenza – spiega Fania Ferrari, Assessora alle Pari opportunità del Comune di Campogalliano  -. È necessario riconoscere le responsabilità e intervenire sui maltrattanti con forme punitive, ma anche rieducative obbligatorie. Ma soprattutto dobbiamo giocare d’anticipo, fare cultura, educare al rispetto, scardinare i meccanismi di una società ancora troppo patriarcale partendo dai piccolissimi e lavorando con i giovani”.