Giornata dedicata alla salute mentale quella di venerdì 15 al Modena Viaemili@docfest



Viaemili@docfest, il festival del cinema documentario ospitato al cinema Astra di Modena fino a domenica 17, tra film e cortometraggi, incontri con registi e un concorso internazionale, è giunto alla sua decima edizione.

Il pomeriggio si apre alle 17.30 con la proiezione a ingresso libero del cortometraggio “Non qui, non ora, non io” di Lillo Venezia, che racconta la storia di Giorgio, che soffre di disturbo ossessivo-compulsivo e vive con la sorellastra Letizia cui è stato affidato e della quale cerca di seguire le orme di scrittrice affermata. Vorrebbe creare un filone di romanzi erotici di qualità. Durante un’attività riabilitativa incontra Marta che ha la sindrome di Tourette. Per lei è amore a primo fischio: soprattutto se emozionata, produce un fischio come intercalare nella parlata. Giorgio è però innamorato di Cecilia, campionessa paraolimpica di nuoto, ipovedente. Il regista sarà presente in sala per dialogare con Gianluigi Lanza del Nonantola Film Festival. A seguire alle 18.30 torna il concorso internazionale di cortometraggi Meglio Matti che Corti, giunto alla decima edizione, che racconta la salute mentale attraverso il linguaggio cinematografico. Il concorso si conferma uno degli appuntamenti più attesi di Màt, Settimana della Salute Mentale, il cui obiettivo è promuovere una cultura di inclusione, di sensibilizzazione e di lotta al pregiudizio, indagando il mondo della salute mentale e le storie di chi lo vive. Oltre 100 autori da tutto il mondo hanno inviato la propria opera per il concorso e la selezione dei 6 film finalisti è stata curata da Ennesimo Film Festival (ennesimofilmfestival.com). La Giuria tecnica composta da Giorgia Pifferi, Roberto Roversi e Rosa Barotsi assegnerà al Miglior Cortometraggio il Premio Vittorio Saltini, dedicato alla sua memoria. Da dieci anni lo ricordiamo in quanto dirigente politico, nonché presidente di Arci Modena, impegnato nel mondo dell’associazionismo e della cooperazione sociale, una personalità di spicco, sempre attento i bisogni sociali e promotore di iniziative e proposte per migliorare il nostro sistema di welfare. Anche Il pubblico presente in sala potrà votare il proprio corto preferito, assegnando così il Premio del Pubblico. Il progetto è promosso e organizzato da Arci Modena e Azienda USL di Modena. A concludere la giornata dedicata alla salute mentale sarà la proiezione di “Sindrome Italia” di Ettore Mengozzi alle ore 21.00, un documentario sui ricorrenti sintomi di disagio psichico di moltissime donne dell’Est Europa di che in Italia lavorano come badanti. L’opera segue le vite di Corina, colpita da questa sindrome dopo anni di lavoro in Italia e che sta lentamente provando a costruirsi una nuova vita dopo tante sofferenze, e quella di Natalia, che sta invece vivendo sulla propria pelle le dure condizioni di lavoro: isolata, lontana migliaia di chilometri dai suoi figli, sola. Due donne che si riflettono continuamente l’una nell’altra e che lottano con tutte loro stesse per un futuro diverso. Il film sarà introdotto dal regista presente in sala che dialogherà con Anna Ferri di Arci Modena e Tiziana Francesca Vaccaro, autrice della graphic novel “Sindrome Italia: Storia delle nostre badanti” (ed. Becco Giallo), che interpreterà un breve monologo. Per la visione del film è richiesto il pagamento di un biglietto dal costo di 3,50 euro, scontato a 3 euro se si viene da fuori Modena e si presenta il biglietto del treno. I biglietti saranno acquistabili direttamente al cinema Astra, negli orari di apertura del festival.

Il Modena Viaemili@docfest è promosso da Arci Modena, Ucca, Cinema Astra, Comune di Modena, Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna Film Commission, Ennesimo Film Festival, D.E.R. in collaborazione con Sala Truffaut, Ribalta Experimental Film Festival, Màt – Settimana della Salute Mentale, Civica 15a, Associazione Tilt, Vibra Club, Supercinema Estivo, Città Futura, Teatro Drama, Nonantola Film Festival, Carbonia Film Festival e con il sostegno della Fondazione di Modena. Illustrazione di Majid Bita.