Gli addetti nelle localizzazioni di impresa in Emilia-Romagna



Fra aprile e giugno in Emilia-Romagna gli addetti (le variazioni sono rispetto a giugno 2023):

  • Sono aumentati di 531 unità, con un incremento di +1,4%, raggiungendo così un totale complessivo di 1.785.000
  • I dipendenti sono saliti a giugno a 1.484.058 unità, con un incremento di 32.141 addetti, pari al +2,2%.
  • Gli indipendenti sono scesi a 300.908 con una diminuzione di 7.610 unità, pari a -2,5%.
  • In agricoltura, settore caratterizzato da forti oscillazioni stagionali, gli occupati a giugno sono risultati 83.761 con un sensibile incremento di 2.687 unità, pari al +3,3%.
  • Sono aumentati del +0,6% gli addetti dell’industria di +2.881 unità, saliti così a quota 500.934
  • Nelle costruzioni il ritmo di crescita dell’occupazione è risultato il più contenuto degli ultimi quindici mesi (+1,2%, +1.752 unità), ed ha portato gli addetti del settore a quota 143.228
  • Nei servizi è proseguita la crescita dell’occupazione (+17.211 unità, +1,7%) facendo salire gli addetti del settore a 1.057.043 unità.

È quanto emerge dalle elaborazioni dell’Area Studi di Unioncamere Emilia-Romagna sui dati relativi al secondo trimestre 2024 degli addetti di tutte le localizzazioni di impresa operanti in Emilia-Romagna, con sede legale in regione o altrove, tratti dal Registro imprese delle Camere di commercio (fonte Inps).

L’andamento complessivo

A fine giugno, gli addetti delle localizzazioni di imprese operanti in Emilia-Romagna hanno sfiorato quota 1.785.000 con un incremento di 24.531 unità (+1,4%) rispetto alla fine dello stesso trimestre del 2023. Nello stesso periodo a livello nazionale l’andamento positivo degli addetti è risultato solo lievemente più marcato (+1,9%).

Tra le maggiori regioni del Nord Italia la Lombardia (+1,5%) e il Veneto (+1,3%) hanno registrato un ritmo della crescita degli addetti analogo a quello dell’Emilia-Romagna, mentre l’aumento dell’occupazione è risultato inferiore in Piemonte (+0,8%).

 

Dipendenti e indipendenti

Gli addetti alle dipendenze delle localizzazioni di impresa in Emilia-Romagna sono saliti a giugno a 1.484.058 unità, con un incremento di 32.141 addetti (+2,2%) rispetto allo stesso periodo del 2023.

Gli addetti indipendenti sono scesi a 300.908 con una diminuzione di 7.610 unità (-2,5%).

 

Macrosettori, divisioni e sezioni di attività economica

In agricoltura, settore caratterizzato da forti oscillazioni stagionali, gli occupati a giugno sono risultati 83.761 con un sensibile incremento di 2.687 unità (+3,3%) rispetto a dodici mesi prima.

Sono aumentati gli addetti dell’industria (+2.881 unità, +0,6%) saliti così a quota 500.934. Ma la tendenza positiva dell’occupazione industriale non ha coinvolto tutti i sottosettori. Gli addetti sono aumentati ancora nelle attività di fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (+636 unità, +4%), mentre la crescita si è quasi arrestata nelle attività di fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (+1%).

Anche nel complesso delle attività manifatturiere gli occupati sono aumentati (+2.137 addetti, +0,4%), giungendo a quota 477.615.

Due i più consistenti contributi all’aumento dell’occupazione manifatturiera. Il più ampio è venuto dalla crescita degli addetti nella fabbricazione di macchinari e apparecchiature (+2.497 unità, +2,4%). Il secondo è giunto dagli addetti impiegati nella fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (1.001 addetti, +5,3%). E’ cresciuta l’occupazione anche nella fabbricazione di altri mezzi di trasporto (+372 addetti, +5,6%) e nelle attività di riparazione, manutenzione ed installazione di macchine e apparecchiature (+516 unità, +2,7%). Tendenza positiva anche per gli addetti nella fabbricazione di prodotti chimici (+225 addetti, +1,5%), per l’industria della ceramica, del vetro e dei materiali da costruzione (+221 addetti, +0,8%) e nella fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici (+194 addetti, +4,4%). Anche l’industria del tabacco ha incrementato di nuovo rapidamente gli addetti (+135 unità, +6,6%).

Le diminuzioni degli addetti più ampie e sostanziali si sono verificate nel settore della fabbricazione di prodotti in metallo -esclusi macchinari e apparecchiature (-896 addetti, -1,1%) e nelle industrie della moda (-623 unità, -2,1%). Hanno avuto un’ampiezza minore, ma comunque di rilievo, la discesa degli addetti nel complesso delle altre industrie manifatturiere (-402 addetti, -3,8%) e nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (-331 addetti, -1,7%).

Il ritmo di crescita dell’occupazione del settore delle costruzioni è risultato il più contenuto degli ultimi quindici mesi (+1,2%, +1.752 unità), ed ha portato gli addetti del settore a quota 143.228. Ad aumentare soprattutto  le imprese dedite alla costruzione di edifici (+722 addetti, +3,1%) e quelle di ingegneria civile (+359 addetti, +5,2%).

Anche la crescita dell’occupazione nel complesso dei servizi è proseguita nel corso della primavera (+17.211 unità, +1,7%) e ha fatto salire gli addetti del settore a 1.057.043 unità. Il quadro che emerge dall’esame dei sottosettori dei servizi è differenziato, ma pressocché generalmente positivo.

L’occupazione nell’insieme del commercio è rimasta sostanzialmente invariata attestandosi a quota 282.102.

La stasi è derivata dalla compensazione tra un incremento dell’occupazione nel comparto del commercio al dettaglio e all’ingrosso e riparazione di autoveicoli e motoveicoli (+1.163 addetti, +3,1%) e da una flessione nel commercio al dettaglio (-1.320 addetti, -0,9%), mentre nel commercio all’ingrosso l’occupazione è rimasta pressoché invariata (+58 addetti, +0,1%).

Ancora una volta l’incremento dell’occupazione nel complesso dei servizi è stato sostenuto dall’aumento degli addetti dell’insieme degli altri servizi diversi dal commercio (+17.310 unità, +2,3%), che hanno raggiunto quota 774.941. Si è registrata una consistente e rapida crescita degli addetti dei servizi di alloggio e ristorazione (+8.837 addetti, +5,2%) che sono arrivati a 178.200. L’andamento positivo di questo settore ha visto un aumento più consistente degli occupati nei servizi di ristorazione (+6.474 unità, +4,8%), saliti a 142.040, mentre sono stati gli addetti dei servizi di alloggio a registrare la crescita più rapida (+2.363 addetti, +7%). Altri due contributi di rilievo alla crescita occupazionale dei servizi sono venuti dal trasporto e magazzinaggio (+2.512 unità, +2,4%) giunto a 105.997 addetti, e dalla sanità (+2.428 unità, +3,7%) dove gli addetti sono saliti a quota 67.277.

Nuovo aumento degli addetti nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (+1.902 unità, +3,6%) giunti a quota 54.892. Spiccano l’aumento degli addetti nelle attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+757 addetti, +5,3%), settore in costante espansione.