Lapam Confartigianato: sottoscritti i contratti collettivi nazionali di lavoro della filiera del cineaudiovisivo



Lapam Confartigianato: sottoscritti i contratti collettivi nazionali di lavoro della filiera del cineaudiovisivoSono stati sottoscritti dall’associazione a livello nazionale insieme alle sigle sindacali due nuovi contratti collettivi nazionali di lavoro della filiera del cineaudiovisivo: per gli interpreti, attori/attrici e per gli stuntman. Si tratta dei primi contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti per gli attori/attrici e stuntman, che stabiliscono, da ora in avanti, il trattamento economico minimo e le tutele connesse alla prestazione lavorativa, a partire dall’orario di lavoro. Gli accordi fissano anche l’obiettivo di estendere a queste professionalità le tutele previste dagli enti bilaterali dell’Artigianato, l’assistenza sanitaria e la previdenza integrativa. A tal fine una specifica Commissione tecnica si occuperà di definire le modalità attuative.

«Dopo aver sottoscritto i contratti collettivi dell’audiovisivo, generici e doppiaggio – dichiara il Presidente di Lapam Confartigianato Comunicazione Paolo Seghedoni – si raggiunge un altro traguardo per le piccole e medie imprese del comparto e i lavoratori del settore che hanno ora un importante riferimento, in termini di rappresentanza, anche nell’associazione. Questo è un ulteriore passo propedeutico alla conclusione del percorso, avviato ormai da alcuni anni che porterà nei prossimi mesi alla sottoscrizione del contratto della troupe fermo da circa venti anni. L’associazione si è fatta promotrice di questo percorso chiedendo alle Organizzazioni sindacali del settore l’istituzione di un tavolo permanente sulle tematiche più importanti oggi in discussione. In un momento di grande difficoltà per l’intero settore dell’audiovisivo, dovuto anche alla discussa normativa sul tax credit, la nostra presenza insieme a quella delle altre sigle può rappresenta quell’unione di intenti fondamentale per la risoluzione delle importanti tematiche oggi in discussione con il Ministero della Cultura e per lo sviluppo del settore».