Un premio internazionale per lo sviluppo internazionale arriva in Appennino grazie alla Strategia Aree Interne



Mercoledì 23 ottobre all’Oratorio della Pieve di Castelnovo Monti, il Territorio dell’Appennino Reggiano, nell’ambito dei progetti legati alla Strategia nazionale Aree Interne “La Montagna del Latte” riceverà, dalle mani del Presidente della Commissione Giudicatrice del Premio Internazionale per lo Sviluppo Territoriale, professor Gioacchino Garofoli dell’Università dell’Insubria, un importante riconoscimento per l’esperienza di programmazione e promozione di un percorso di sviluppo sostenibile ed efficace.

“Un riconoscimento importante – spiega Emanuele Ferrari, Presidente dell’Unione Montana dei Comun i dell’Appennino Reggiano– che si unisce alle attenzioni che il territorio montano della Provincia di Reggio Emilia ha ricevuto in numerose occasioni da istituzioni pubbliche a livello regionale, nazionale ed internazionale, in occasione della Strategia Nazionale per le Aree Interne, poi in quella dell’investimento per le Green Community del Pnrr, e ancora nella programmazione regionale dei fondi europei per il 2021-2027. La continuità della azione messa in campo, la coerenza territoriale e tematica della strategia disegnata, l’importanza delle realizzazioni compiute e l’ampio coinvolgimento di attori sociali ed economici nella programmazione  e poi nella attuazione degli interventi, hanno consentito al territorio dell’Appennino Reggiano e alle sue istituzioni locali, di godere di un credito significativo nella attenzione dei decisori pubblici di livello regionale e nazionale, di buona fama presso le istituzioni della ricerca, dell’interesse espresso con una certa ampiezza da altri territori con problematiche similari in tutto il territorio nazionale, dalla Sicilia al Trentino”.

Per Giampiero Lupatelli, economista territoriale e consulente per la strategia La Montagna del Latte attraverso il Caire “il Premio corona una felice stagione di successi e riconoscimenti e consente alle Istituzioni e agli attori locali che ne sono stati protagonisti di misurarsi non solo con il bilancio della esperienza condotta ma anche nella esplorazione delle sue prospettive future.  Di farlo confrontandosi con autorevoli osservatori nazionali (e internazionali) che hanno guardato con interesse questa iniziativa, trovandovi suggestioni e indicazioni utili per il loro pensiero e per la loro azione”.

L’appuntamento è all’Oratorio Don Bosco, via alla Pieve, mercoledì 23 ottobre alle 17.