L’autunno in sella fa tappa a Finale Emilia



Il Servizio Politiche Ambientali dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, in collaborazione con FIAB Modena, organizza per domenica 6 ottobre la biciclettata “L’autunno in sella” che farà tappa nel comune di Finale Emilia per visitare il locale Cimitero Ebraico e la Villa Casino del Vescovo a Massa Finalese.

Il ritrovo per i partecipanti è fissato alle ore 8.45 a San Felice sul Panaro, presso il parcheggio del Feel Good in via Marzanella Rivarese. La partenza, per affrontare il tracciato di 22 chilometri, è prevista per le ore 9.00.

Intorno alle ore 9.40, la comitiva raggiungerà lo storico Cimitero Ebraico di Finale Emilia, dove Alma Finalis accoglierà i partecipanti e li accompagnerà in una visita guidata.

Conosciuto anche come Horto degli Hebrei, è uno dei più antichi della Regione Emilia-Romagna ed è tra i più suggestivi grazie agli alberi che lo adornano. Conserva sottoterra i corpi di quasi tutta la comunità – circa mille persone – che ha vissuto a Finale Emilia dal 1541 (prime consistenti tracce del loro insediamento) sino alla seconda metà del Novecento. Vi si entra attraverso un cancello in ferro battuto, originario dell’inizio del ‘900, recante sulla sua sommità la Stella di Davide, all’interno della quale è incisa la parola Shalom. All’interno, la disposizione delle lapidi, tutte orientate in direzione sud-est, verso Gerusalemme, divide idealmente lo spazio in due parti: a ovest le ventidue sepolture più antiche, caratterizzate da iscrizioni in ebraico; a est quelle più recenti (trentacinque in totale), con iscrizioni in italiano oppure bilingui, cioè in italiano e in ebraico. Al centro si trova la lapide del fondatore del cimitero, il banchiere Donato Donati, che nell’anno 1600 ottenne dal duca Cesare d’Este la licenza di seppellire i morti ebrei in un terreno da lui acquistato. Grazie a un importante restauro conservativo realizzato nel 2015 e promosso dall’Associazione Alma Finalis APS, le lapidi hanno recuperato il loro colore originario; le epigrafi, finalmente visibili, raccontano le storie di chi giace sottoterra mediante componimenti poetici e versetti estratti dalla Bibbia. Cinque targhe appese agli alberi ricordano le vittime finalesi delle leggi razziali e della Shoah, ma anche due Giusti tra le Nazioni, don Arrigo Beccari e don Benedetto Richeldi, che hanno salvato ebrei a Nonantola e a Finale. Il cimitero è di proprietà della Comunità Ebraica di Modena e Reggio Emilia. Attualmente non viene più utilizzato per sepolture, ma è possibile visitarlo nei giorni festivi e ogni domenica, da marzo a novembre (è chiuso il sabato, in osservanza dello Shabbat).

Verso le 11.15 il gruppo è atteso alla Villa Casino del Vescovo di Massa Finalese, dove, dopo la visita guidata alla struttura, si terrà il pranzo al sacco a cura dei partecipanti.

La villa “Casino del Vescovo” è un raro esempio di casa padronale cinquecentesca non compromessa dagli interventi successivi. È detta anche “La Ghina”, del nome del fondo agricolo in cui si sorge la villa, toponimo che deriva quasi sicuramente da un certo “Antonio Maria de Ghinis di Massa” citato in un atto notarile del 1543 quale fattore del Cardinal Morone. L’edificio si compone di un semplice corpo a pianta rettangolare, di solide proporzioni, che ingloba una torre strutturalmente indipendente, ma perfettamente integrata con i prospetti del casino. Lo scarno apparato decorativo esterno, limitato alla bella scala in cotto di linee svasate ed ai cornicioni a dente di sega dei prospetti laterali, si arricchisce sorprendentemente all’interno, negli ambienti di rappresentanza dell’unico piano destinato all’uso abitativo padronale. Doveva trattarsi di una residenza agiata, quasi sicuramente commissionata da un prelato, come potrebbe far supporre una lapide in cotto murata in facciata, recante una data (1547) e il sigillo arcipretale. Non a caso a poca distanza dal fabbricato fu costruito l’antico palazzo della Mensa Vescovile, eretto sul sito del preesistente castello di Massa, che potrebbe ragionevolmente relazionarsi a questo. Durante la seconda guerra mondiale l’edificio venne adibito a scuola elementare e successivamente abbandonato, fino a quando gli attuali proprietari lo hanno restaurato e recuperato per ospitare eventi e matrimoni. Gli interni sono stati sottoposti ad un’opera di raffinata ristrutturazione, riportando alla luce straordinari affreschi del XV secolo. Le quattro sale interne al primo piano sono arricchite da decorazioni a motivi architettonici o a scene di paesaggi e completate con due camini settecenteschi e soffitti a cassettoni. A completare la struttura un parco di circa 6 ettari e un piccolo laghetto.

“L’iniziativa che come Unione Area Nord abbiamo promosso – dice il presidente di Ucman e sindaco di Finale Emilia, Claudio Poletti – si inserisce in un percorso di valorizzazione del turismo di prossimità. Una modalità di viaggio che consente di scoprire bellezze dei territori più vicini, delle quali magari si ignorava l’esistenza. E, da questo punto di vista, sono tante le opportunità di scoperta che tutta la Bassa Modenese offre”.

Il rientro al punto di partenza e la conclusione della biciclettata è previsto indicativamente per le ore 14.00.

La partecipazione è gratuita, ma è obbligatoria la prenotazione (posti limitati) entro le ore 13.00 di giovedì 3 ottobre.

Per informazioni e prenotazioni scrivere una mail a:

Servizio politiche ambientali politicheambientali@unioneareanord.mo.it

tel. 0535 621520 – 621521 – 621522 (lunedì-sabato 8.00-13.00; lunedì e giovedì 14.30-17.30)

In caso di maltempo la biciclettata sarà annullata.