Sospendere la misura che prevedeva la revoca, a partire dal 1 gennaio 2025, dei contrassegni collegati a veicoli Euro 5 diesel per l’accesso alla ZTL di tipo R-residenti, Pa-posto auto, T-temporaneo, IP-interesse pubblico, M-medici, accompagnamento scolastico.
È quanto proposto dalla Giunta al Consiglio comunale che ora avvierà l’iter di approvazione di questa modifica che era prevista dalla Delibera di Consiglio 178386/2019.
La ragione di questa sospensione deriva soprattutto dal fatto che, nel frattempo, la Regione Emilia-Romagna ha approvato il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2030), che aggiorna le precedenti regole previste dal PAIR 2020 sulle limitazioni alla circolazione delle auto, nel periodo 1 ottobre-31 marzo nella fascia oraria 8.30-18.30 delle giornate feriali, includendo tra i veicoli oggetto di restrizioni quelli fino all’Euro 4 diesel mentre per quanto riguarda gli Euro 5 diesel le limitazioni sono valide, fino al marzo 2025, solo nelle giornate emergenziali e nelle domeniche ecologiche, consentendo quindi la circolazione nelle restanti giornate della settimana.
Si è dunque ritenuto opportuno adeguare le limitazioni introdotte nel 2019 con la ZTL ambientale a quelle stabilite in attuazione del PAIR 2030, sospendendo esclusivamente la misura prevista per gli Euro 5 diesel. Entro il marzo 2025 dovrà essere disposto un nuovo piano di regolazione della misura in coerenza con le limitazioni imposte dal PAIR 2030.
In questi anni, grazie alla Delibera di Consiglio del 2019, sono stati progressivamente ritirati oltre 6.800 contrassegni per l’accesso alla Ztl legati ai veicoli più inquinanti. Nel dettaglio:
- 1.507 dal 1 gennaio 2020 legati a Euro 0 diesel/benzina/GPL/metano
- 916 dal 1 gennaio 2021 legati a Euro 1 diesel/benzina/GPL/metano
- 1.881 dal 1 gennaio 2022 legati a Euro 2 diesel/benzina
- 953 dal 1 gennaio 2023 legati a Euro 3 diesel
- 1.552 dal 1 gennaio 2024 legati a Euro 4 diesel
A tutti i residenti in Centro Storico – esclusi i temporanei – a cui in questi anni è stato revocato il contrassegno “R” o “PA” e che si sono impegnati a non chiedere come nucleo familiare per tutto l’anno di erogazione del bonus un nuovo contrassegno, è stato erogato un “bonus mobilità” per l’acquisto di servizi di mobilità alternativa all’auto privata (trasporto pubblico, car sharing, bike sharing).
In cinque anni sono stati erogati oltre 400 contributi per un totale di circa 300.000 euro.