Servizio ad “alto impatto” della Polizia di Stato presso l’ex Caserma Stamoto



Nella mattinata odierna la Polizia di Stato di Bologna ha svolto un mirato servizio “alto impatto”, volto in particolare al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e del fenomeno dell’immigrazione irregolare, operando una serie di perquisizioni d’iniziativa all’interno della ex caserma “Stamoto”.

Detta area militare, estesa per oltre 120.000 metri quadrati, è attualmente dismessa, consta di n.18 edifici fatiscenti e da tempo ormai ospita numerosi cittadini extracomunitari, prevalentemente di etnia magrebina, in prevalenza tunisini e marocchini, dediti ad attività illecite, in particolare spaccio di sostanza stupefacente.

In tale area, al momento è previsto un progetto di riqualificazione che dovrebbe portare alla creazione di alloggi per studenti e parcheggi pubblici.

Il Servizio “Alto Impatto” ha visto il coinvolgimento attivo di oltre 300 uomini e donne della Polizia di Stato, fra personale della Squadra Mobile, del Commissariato di P.S. Bolognina Pontevecchio, dell’Ufficio Immigrazione, della Polizia Scientifica, dei Reparto Prevenzione Crimine, del Reparto Mobile, del Reparto Volo e delle Unità cinofile antidroga.

Complessivamente sono stati individuati all’interno e controllati n. 32 cittadini extracomunitari, delle seguenti etnie: prevalentemente marocchini, ma anche tunisini, etiopi, somali e gambiani.

Si è proceduto all’arresto di tre soggetti marocchini per il reato di detenzione ai fini spaccio di sostanza stupefacente, a cui sono state sequestrate oltre 30 palline di cocaina. Sono stati arrestati quattro soggetti marocchini per furto di energia elettrica, i quali avevano approfittando di un allaccio abusivo alla rete di distribuzione elettrica.

Sono stati individuati cinque soggetti irregolari sul territorio nazionale, foto segnalati sul posto e trattati dal personale dell’Ufficio Immigrazione che procederà, dunque, all’allontanamento degli stessi dal territorio nazionale, in particolare: due tunisini, un algerino e un gambiano verranno accompagnati presso centri di permanenza per il rimpatrio (CPR); un tunisino verrà accompagnato coattivamente alla frontiera, cui seguirà imbarco aereo per il rimpatrio.