Prevenzione nel Cavo Orale: al via a Vergato un progetto destinato a migliorare la qualità delle cure odontoiatriche in Appennino



Un nuovo servizio per l’Appennino, possibile grazie alla donazione di una poltrona odontoiatrica del valore di 30.000 euro da parte della ONLUS PER LA VITA di Vergato, sarà presentato alla Casa della Comunità di Vergato il 27 agosto alle 11 da Giuseppe Argentieri, sindaco di Vergato, Annamaria Baietti, direttrice del Dipartimento delle Chirurgie Specialistiche, Sandra Mondini, direttrice del Distretto Appennino, e Paolo Mingarelli, presidente Onlus Per La Vita, insieme a loro Paolo Bordon, direttore generale Azienda USL di Bologna e Raffaele Donini, assessore regionale alla Salute.

La Casa di Comunità di Vergato si arricchisce quindi di un ambulatorio odontoiatrico destinato a coprire le necessità di tutta la popolazione dall’età pediatrica a quella più anziana in un contesto di medicina di prossimità, affiancandosi all’attività dell’ambulatorio di maxillo-facciale e di chirurgia ambulatoriale, già presenti da tempo, che hanno permesso in questi anni di intercettare e trattare patologie potenzialmente severe come le lesioni preneoplastiche.

Sarà anche, assieme agli ambulatori odontoiatrici e di maxillo-facciale di Porretta e Castiglione, un importante volano per il neonato Progetto Prevenzione nel Cavo Orale che nasce, oltre che dall’esperienza maturata in questi anni, anche dalla volontà condivisa con le associazioni disabili presenti sul territorio di progettare un modello di “visita odontoiatrica” con una serie di caratteristiche particolarmente importanti:
• proattività (proposta su iniziativa del medico) della visita e quindi, laddove possibile, prevenzione
• prima visita in ambiente famigliare con conseguente riduzione di ansia
• collaborazione fra odontoiatra, paziente e famiglia
• educazione e supporto alla gestione dell’igiene orale rivolta soprattutto ai bambini
• percorso privilegiato per eventuale successivo accesso alla struttura ambulatoriale
• percorso privilegiato per eventuale successivo accesso a cure specialistiche
• visite periodiche programmate o concordate con famiglia.