Rimettere nelle disponibilità del mercato alloggi sfitti, intercettare risorse per ristrutturare appartamenti non utilizzati anche riqualificando vecchi edifici, rilanciare e potenziare Agenzia Casa, senza dimenticare le richieste che arrivano da lavoratori e studenti per i quali nasceranno in città nuove soluzioni abitative.
Sono le prime azioni condivise dall’assessora alle Politiche abitative del Comune di Modena, la vicesindaca Francesca Maletti, con i soggetti che sta incontrando nel percorso verso la realizzazione di un Piano per la casa con la missione di rendere Modena “una città più abitabile e accessibile” – secondo gli indirizzi di Governo tracciati dal sindaco Mezzetti – garantendo il diritto alla casa alle famiglie che sempre più numerose faticano a trovare una soluzione abitativa, ma anche a lavoratori e studenti fuori sede.
“A settembre – annuncia l’assessora – sarà istituito un Tavolo per le Politiche abitative che coinvolgerà tutti i soggetti interessati – dalle organizzazioni sindacali, di categoria alle associazioni dei piccoli e grandi proprietari – a cui saranno invitate a partecipare anche l’assessora ai Rapporti con l’Università Federica Venturelli e l’assessora all’Urbanistica Carla Ferrari per studiare insieme i margini offerti dal nuovo Pug puntando sulla riqualificazione dell’esistente”.
“Oggi la casa a Modena è un problema non solo per i cittadini meno abbienti o per una singola categoria di persone, ma per una fascia sempre più ampia di popolazione”, afferma l’assessora Francesca Maletti. Del tema si è discusso anche nel recente incontro con il presidente di Federconsumatori Marzio Govoni all’indomani della presentazione del report dell’associazione sull’emergenza abitativa vissuta dagli studenti fuori sede a Modena, che si trovano a fare i conti “con un mercato quasi inaffrontabile per l’offerta inadeguata alla richiesta e i prezzi spropositati”.
Nell’ambito delle politiche attuate dall’amministrazione comunale in collaborazione con soggetti pubblici e privati per far fronte al problema, l’assessora ricorda il cantiere privato in corso nell’area dell’ex Fonderia Corni per la realizzazione di un grande campus destinato a studenti e lavoratori capace di oltre 300 posti letto e una serie di servizi. E saranno destinati a studenti, ricercatori e dottorandi, gli oltre 60 posti letto che nasceranno nello studentato ricavato all’ex caserma Sant’Eufemia dove i lavori stanno per essere ultimati.
Realizzati i lavori di riqualificazione sostenuti dell’amministrazione comunale, accoglierà invece una trentina di lavoratori italiani e stranieri che, pur avendo un’occupazione, non hanno una casa, l’immobile messo a disposizione da un privato a Modena ovest.
Per far fronte, invece, alle esigenze di una fascia sempre più numerosa di nuclei residenti in difficoltà economica, che non riesce ad avere accesso alla casa, si lavorerà su più fronti soprattutto per recuperare alloggi sfitti e immetterli sul mercato.
Nei prossimi mesi saranno assegnati in locazione tramite il Patto per la Casa, i 65 appartamenti situati in via Repubblica di Montefiorino in un immobile di proprietà del Fondo Scoiattolo in corso di ristrutturazione. Sul versante dell’Edilizia residenziale pubblica, con Acer si sta approntando un Piano di interventi per recuperare alloggi sfitti, grazie a risorse messe a disposizione dalla Regione per lavori di ristrutturazione superiori ai 25mila euro, mentre per gli interventi di importo inferiore il piano si avvarrà dei proventi dei canoni di locazione Erp.
“Pensando invece alle famiglie con uno o più redditi, ma che comunque hanno difficoltà a trovare una soluzione abitativa a Modena, sarà anche necessario reperire ulteriori risorse – aggiunge Maletti – per rilanciare e potenziare Agenzia Casa per fornire adeguate garanzie e agevolazioni ai proprietari che decidono di affittare tramite l’Agenzia del Comune. Inoltre, con i sindacati degli inquilini e le associazioni dei proprietari intendiamo verificare quanto siano stati efficaci i nuovi Patti concordati per decidere insieme come incentivare le politiche della locazione attraverso uno strumento in grado di tutelare, appunto, inquilini e proprietari.
Rimettere nelle disponibilità del mercato alloggi sfitti, intercettare risorse per ristrutturare appartamenti non utilizzati anche riqualificando vecchi edifici, rilanciare e potenziare Agenzia Casa, senza dimenticare le richieste che arrivano da lavoratori e studenti per i quali nasceranno in città nuove soluzioni abitative.
Sono le prime azioni condivise dall’assessora alle Politiche abitative, la vicesindaca Francesca Maletti, con i soggetti che sta incontrando nel percorso verso la realizzazione di un Piano per la casa con la missione di rendere Modena “una città più abitabile e accessibile” – secondo gli indirizzi di Governo tracciati dal sindaco Mezzetti – garantendo il diritto alla casa alle famiglie che sempre più numerose faticano a trovare una soluzione abitativa, ma anche a lavoratori e studenti fuori sede.
“A settembre – annuncia l’assessora – sarà istituito un Tavolo per le Politiche abitative che coinvolgerà tutti i soggetti interessati – dalle organizzazioni sindacali, di categoria alle associazioni dei piccoli e grandi proprietari – a cui saranno invitate a partecipare anche l’assessora ai Rapporti con l’Università Federica Venturelli e l’assessora all’Urbanistica Carla Ferrari per studiare insieme i margini offerti dal nuovo Pug puntando sulla riqualificazione dell’esistente”.
“Oggi la casa a Modena è un problema non solo per i cittadini meno abbienti o per una singola categoria di persone, ma per una fascia sempre più ampia di popolazione”, afferma l’assessora Francesca Maletti. Del tema si è discusso anche nel recente incontro con il presidente di Federconsumatori Marzio Govoni all’indomani della presentazione del report dell’associazione sull’emergenza abitativa vissuta dagli studenti fuori sede a Modena, che si trovano a fare i conti “con un mercato quasi inaffrontabile per l’offerta inadeguata alla richiesta e i prezzi spropositati”.
Nell’ambito delle politiche attuate dall’amministrazione comunale in collaborazione con soggetti pubblici e privati per far fronte al problema, l’assessora ricorda il cantiere privato in corso nell’area dell’ex Fonderia Corni per la realizzazione di un grande campus destinato a studenti e lavoratori capace di oltre 300 posti letto e una serie di servizi. E saranno destinati a studenti, ricercatori e dottorandi, gli oltre 60 posti letto che nasceranno nello studentato ricavato all’ex caserma Sant’Eufemia dove i lavori stanno per essere ultimati.
Accoglierà invece una trentina di lavoratori italiani e stranieri che, pur avendo un’occupazione, non hanno una casa, l’immobile messo a disposizione da un privato a Modena ovest, che sarà gestito da Porta Aperta una volta realizzati i lavori di riqualificazione sostenuti dell’amministrazione comunale.
Per far fronte, invece, alle esigenze di una fascia sempre più numerosa di nuclei residenti in difficoltà economica, che non riesce ad avere accesso alla casa, si lavorerà su più fronti soprattutto per recuperare alloggi sfitti e immetterli sul mercato.
Nei prossimi mesi saranno assegnati in locazione tramite il Patto per la Casa, i 65 appartamenti situati in via Repubblica di Montefiorino in un immobile di proprietà del Fondo Scoiattolo in corso di ristrutturazione. Sul versante dell’Edilizia residenziale pubblica, con Acer si sta approntando un Piano di interventi per recuperare alloggi sfitti, grazie a risorse messe a disposizione dalla Regione per lavori di ristrutturazione superiori ai 25mila euro, mentre per gli interventi di importo inferiore il piano si avvarrà dei proventi dei canoni di locazione Erp.
“Pensando invece alle famiglie con uno o più redditi, ma che comunque hanno difficoltà a trovare una soluzione abitativa a Modena, sarà anche necessario reperire ulteriori risorse – aggiunge Maletti – per rilanciare e potenziare Agenzia Casa per fornire adeguate garanzie e agevolazioni ai proprietari che decidono di affittare tramite l’Agenzia del Comune. Inoltre, con i sindacati degli inquilini e le associazioni dei proprietari intendiamo verificare quanto siano stati efficaci i nuovi Patti concordati per decidere insieme come incentivare le politiche della locazione attraverso uno strumento in grado di tutelare, appunto, inquilini e proprietari.