Minozzo nel ricordo delle vittime del rastrellamento nazista

Domenica mattina si commemora chi perse tragicamente la vita ottant’anni fa



Domenica mattina 4 agosto, a settantanove anni dalla liberazione d’Italia, si commemoreranno i caduti di Minozzo del 1944.

“Ricorderemo anche, come da diversi anni a questa parte – spiega il sindaco Elio Ivo Sassi – il ventenne francese Jean Dabrinville, che era stato arruolato dai tedeschi come autista ma che, alla prima occasione, era entrato nella Resistenza ed era stato inviato a combattere in Appennino. Fu fucilato a Ponte Sponda di Razzolo, poco dopo La Pioppa, lungo la via principale per Villa, il 30 luglio, dove, nel 2016, è stato posto un cippo alla sua memoria. Nelle ore successive fu pure ammazzato dai soldati nazisti il minozzese Osvaldo Caselli, ventidue anni, studente di medicina. Caporale dell’esercito, era da poco  entrato nelle formazioni delle Fiamme verdi”.

La cerimonia avrà inizio, alle 11, con la celebrazione della messa nell’antica pieve. Seguiranno, alle 12, presso il monumento collocato nel muro esterno del cimitero, il saluto del primo cittadino villaminozzese e l’orazione ufficiale da parte di Giammaria Manghi, capo della segreteria politica del presidente della Regione.

Durante il rastrellamento germanico dell’estate di ottant’anni fa, oltre a Dabrinville e a Caselli, “persero la vita, il 4 agosto, fucilati in prossimità del camposanto – prosegue Sassi – altri quattro abitanti di Minozzo, Luigi Milani, Davide Albertini, Riziero Albertini e Carlo Attolini, nonché Armando Dallari e Leonildo Dallari di Maro, in comune di Castelnovo Monti. Nel corso delle giornate precedenti, sempre in zona, erano stati trucidati altri minozzesi, Vittorio Martinelli, Giuseppe Razzoli, Antonio Marazzi, Pellegrino Antichi, Lealdo Croci e Telesforo Costi, oltre a Nello Cotti di Carniana e ad Italina Vacondio di Reggio Emilia”. La lapide ricorda anche tre persone catturate negli stessi frangenti e poi decedute in luoghi di deportazione: Guido Tacchini, Pietro Farioli e Florindo Farioli.

La manifestazione, che è indetta dal Comune e dall’Associazione liberi partigiani italiani – partigiani cristiani di Reggio Emilia (curatrice dell’organizzazione e del cerimoniale) e che sarà accompagnata dalle note musicali del corpo bandistico di Villa Minozzo, si concluderà con la benedizione della stele e un omaggio floreale alle vittime.

“Hanno confermato la loro adesione – conclude Elio Ivo Sassi – l’Unione montana, la Provincia, il Gruppo alpini villaminozzesi, la locale Croce verde, le altre associazioni partigiane reggiane (Anpi e Anpc), la Federazione italiana volontari della libertà (di cui fa parte Alpi-Apc), l’istituto Istoreco, l’Arcipretura minozzese, gli Usi civici di Minozzo e l’Associazione carabinieri”.