Italcer completa con successo il rifinanziamento del debito



Lorenzo Stanca

Italcer, società benefit tra i leader italiani nel settore delle superfici di design in ceramica, ha completato con successo l’operazione di rifinanziamento delle obbligazioni unitranche di Euro 201 milioni emesse nel corso del 2018 in scadenza ad ottobre di quest’anno.

All’operazione hanno partecipato, da un lato, un pool di banche internazionali composto da Banco BPM (nel ruolo di banca agente), Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, CaixaBank, Crédit Agricole Italia, Cassa Depositi e Prestiti, BPER Corporate Investment Banking, BNL BNP Paribas e Banca Monte dei Paschi di Siena tramite la sottoscrizione di un finanziamento senior per un importo di Euro 150 milioni e, dall’altro, Oak Hill Advisors (“OHA”), asset manager alternativo incentrato sul settore del credito leader a livello globale, tramite la sottoscrizione di obbligazioni subordinate.

Il precedente finanziamento obbligazionario, emesso nell’ottobre del 2018 per finanziare l’acquisizione di Ceramica Rondine S.p.A., era stato sottoscritto da fondi di private debt paneuropei gestiti da Pemberton Asset Management, affiancato da alcuni operatori specializzati italiani. Negli anni successivi, ulteriori incrementi della stessa obbligazione hanno poi supportato parte del piano di crescita per linee esterne del gruppo Italcer.

Il gruppo Italcer nasce infatti da un’iniziativa del fondo di private equity Mindful Capital Partners, socio di riferimento del gruppo, e del CEO del gruppo Graziano Verdi, volta a creare un player di riferimento nel settore ceramico tramite l’aggregazione di eccellenze al fine di sfruttare le significative sinergie produttive, logistiche e commerciali. A partire dal 2017 sono state così completate otto acquisizioni, ovvero La Fabbrica, Elios Ceramica, Devon & Devon, Ceramica Rondine, Equipe Ceramicas, Cedir, Ceramica Fondovalle e, nel dicembre dello scorso anno, Terratinta Group SB.

Il gruppo fin dalla sua creazione è cresciuto costantemente, anche a livello organico, acquisendo significative quote di mercato, anche grazie al lancio di soluzioni all’avanguardia, quali ad esempio Advance, una linea di superfici antibatterica, anti-CO2 e antismog, e focalizzandosi sempre più sui segmenti a maggior valore aggiunto come quello delle superfici di grande formato e minimo spessore (grandi lastre o pietre sinterizzate) e dei formati small e extra small, caratterizzandosi come un unicum nel settore ed un vero e proprio “multi specialist”.

Lorenzo Stanca, managing partner di Mindful Capital e presidente di Italcer, ha sottolineato “Siamo molto soddisfatti di questa operazione. La nuova struttura di finanziamento porta ad una riduzione del costo complessivo del debito, rispetto a quella in scadenza”.

L’amministratore delegato di Italcer, Graziano Verdi, ha aggiunto: “Con il completamento del rifinanziamento, per Italcer si apre una fase di ulteriore crescita e sviluppo, sempre con una marcata focalizzazione sull’alto di gamma”.

Francesco Di Trapani, Senior Advisor di Pemberton ha commentato: “Siamo soddisfatti di aver supportato l’ambizioso progetto di crescita di Italcer negli ultimi anni, contribuendo alla creazione di un importante gruppo nel settore. Formuliamo alla società e ai suoi stakeholders i migliori auspici di ulteriori successi negli anni a venire”.

Alexis Attelis, co-head of Europe e partner di OHA, ha dichiarato: “OHA è onorata di collaborare con un’azienda e un management team di primario standing. Siamo entusiasti di supportare Italcer in una nuova fase della sua crescita, grazie alla nostra offerta di credito su misura”.

 

Il gruppo Italcer ha chiuso il 2023 con un EBITDA pro forma di poco più di Euro 80 milioni, per un fatturato di 340 milioni.

Italcer ha avuto come advisor dell’operazione il team di debt advisory di PwC guidato da Alessandro Azzolini. L’assistenza legale è stata fornita da Legance, con i team guidati da Marco Gubitosi e Tommaso Bernasconi. Per i profili tax e di strutturazione ha lavorato lo studio Gitti & Partners, con il team guidato da Diego De Francesco.