Saccheggio alla casa protetta “I Girasoli” di Reggio Emilia. Ladri nelle stanze degli anziani

Cisl Fp: “Sicurezza inadeguata. Ora basta”



Paura alla casa protetta “I Girasoli” di Pievemodolena, una delle più grandi strutture pubbliche di Reggio Emilia, gestita dall’Asp “Città delle Persone”.
Poco prima dell’alba sono stati scoperti i delinquenti che hanno rubato nelle camere degli anziani,  saccheggiato televisori e scassinato gli armadietti dei lavoratori e delle lavoratrici in servizio.

Personale che ora è spaventato e stanco. I motivi li spiega senza giri di parole Antonio Musella, dirigente sindacale di Cisl Fp Emilia Centrale, una vita spesa per proteggere chi lavora nelle strutture per anziani.
Abbiamo toccato il fondo, non si può andare avanti così. E’ da anni che segnaliamo il problema della sicurezza, in particolar modo in questa struttura che può ospitare fino a 102 anziani e che è già stata bersagliata più e più volte dai ladri. La notte scorsa abbiamo raggiunto un nuovo picco – commenta Musella –: per la prima volta i malviventi sono entrati nelle camere degli ospiti. Mi chiedo come sia possibile che ancora oggi non ci sia video sorveglianza, non ci sia un sistema di allarme, gli infissi non siano anti intrusione e ci si debba accontentare di un servizio di vigilanza privata che passa per un rapido controllo notturno e poi se ne va”.

 

LA TESTIMONIANZA DEI LAVORATORI: “NON NE POSSIAMO PIU’”

Quello che è accaduto lo racconta proprio una Oss in servizio nella casa protetta. “Intorno all’una di notte è passato il servizio di vigilanza privata, ed era tutto a posto. Alle ore 3:00 avevamo appena terminato il nostro giro di sorveglianza e, poco dopo, abbiamo sentito una porta sbattere e il rumore di sedie trascinate, pensando che fossero le colleghe del piano di sopra. Alle cinque del mattino il silenzio della notte è stato squarciato dalle urla di una mia collega che aveva visto i ladri”.
Racconto che prosegue un’altra lavoratrice: “Siamo scesi tutti al piano terra trovando porte spalancate ovunque, mobili devastati, i distributori di bevande spostati al centro della stanza. E poi gli arnesi da scasso seminati in giro: martelli e cacciaviti, in mezzo a bottiglie di superalcolici. In un attimo siamo saliti ai piani superiori, dove si trovano le camere degli anziani, scoprendo velocemente che erano stati rubati effetti personali, televisioni, perfino farmaci. Non ne possiamo più, non avevamo mai visto una cosa di questa portata”. Chiamato il 112, i Carabinieri hanno subito chiesto al personale di mettersi in sicurezza all’esterno e la pattuglia è arrivata più che velocemente.
Con la presenza dei militari ci siamo fatti coraggio riprendendo i giri di controllo nei vari piani della struttura e pure nel seminterrato. In quel momento abbiamo capito che i Carabinieri stavano inseguendo uno dei ladri, evidentemente ancora dentro alla casa protetta e poi scappato al loro arrivo”, testimonia un Oss.

 

IL BOTTINO

Durante il raid i ladri hanno rubato quattro televisori – compresi quelli della camera di un ospite e quello della guardiola –, la borsetta che una anziana teneva sul cuscino. Sono stati saccheggiati gli armadietti negli spogliatoi del personale, scassinati e divelti. Rubati profumi, soldi, documenti, portafogli e altri effetti personali. Scomparsi anche farmaci dalle camere di alcuni anziani.

CISL ELOGIA IL CORAGGIO DEL PERSONALE

Gennaro Ferrara, Segretario generale di Cisl Fp, ringrazia “il personale della Casa protetta che non ha mai abbandonato gli anziani ospiti, dimostrando quanto sia profondo il loro senso del dovere. Ci vuole coraggio in queste situazioni e questi ragazzi ne hanno avuto tanto, muovendosi mentre i ladri erano ancora dentro alla struttura. Alla dirigenza di Asp chiedo, invece, di intervenire per la sicurezza dei suoi lavoratori e dei suoi ospiti. E chiedo di farlo investendo su quello che serve, ora dovrebbe essere chiaro che la visita della vigilanza privata non basta”.