Reggio Emilia: tenta di registrare un video sotto la gonna di una donna. Denunciato



Reggio Emilia: tenta di registrare un video sotto la gonna di una donna. DenunciatoTra le corsie di un supermercato, avrebbe tentato di girare un video sotto la gonna della vittima, non riuscendo nell’intento in quanto la donna, avendo avvertito il contatto, si accorgeva di quanto stava accadendo. Venivano allertati nell’immediato i militari della Stazione di Corso Cairoli, i quali giunti sul posto, sentivano la vittima ed identificavano il presunto reo in un ragazzo. Con l’accusa di violenza privata, i carabinieri hanno così denunciato alla Procura della Repubblica un 22enne residente a Reggio Emilia.

È successo l’11 luglio intorno alle ore 14:00, all’interno di un supermercato di Reggio Emilia, quando la vittima, mentre si trovava fra le corsie del supermercato intenta a fare acquisti, notava un ragazzo che la seguiva. Poco dopo, avvertiva un contatto, qualcosa sfiorarle la gamba e, nel voltarsi, vedeva che il ragazzo che la seguiva, alzava improvvisamente la mano destra in cui teneva un cellulare. Insospettita, nel timore che la telecamera fosse stata rivolta nella parte sottostante la sua gonna, chiedeva al ragazzo di farle vedere cosa avesse fatto e di farle visionare la galleria fotografica del suo telefono. Nei video trovava il filmato in cui si vedeva lei ripresa mentre camminava di spalle, e lui che si avvicinava inquadrando la sua gonna fino a quando, scoperto, aveva cambiato l’inquadratura verso gli scaffali. A quel punto la vittima, chiedeva al ragazzo di cancellare il video, e nel frattempo contattava il 112 che inviava una pattuglia dei Carabinieri di Corso Cairoli che intervenivano nel parcheggio del negozio. I militari acquisita la denuncia avviavano le dovute indagini, acquisendo anche i video delle telecamere di videosorveglianza poste all’interno dell’esercizio commerciale. Esaminati i video, i carabinieri avevano modo di dare i dovuti riscontri a quanto riferito dalla vittima, acquisendo a carico del 22enne elementi di presunta responsabilità in ordine al reato di violenza privata per la cui ipotesi delittuosa lo stesso veniva quindi denunciato alla Procura reggiana. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.