Casalgrande Padana dona un ecografo di ultima generazione a Ostetricia e Ginecologia del Santa Maria Nuova



La valutazione della crescita fetale è uno dei principali obiettivi della diagnosi prenatale. La precoce diagnosi prenatale del ritardo di crescita rappresenta una delle più importanti strategie di prevenzione delle morti endouterine fetali e di esiti neonatali maggiori.

Per effettuare diagnosi sempre più accurate e tempestive un ecografo di ultima generazione del valore di 50mila euro è stato donato all’Ostetricia e Ginecologia del Santa Maria Nuova da Casalgrande Padana.

La nuova strumentazione sarà utilizzata per la diagnostica dell’anatomia fetale in particolare lo studio del cuore e del sistema nervoso centrale e completerà il parterre di strumenti a disposizione del reparto per effettuare diversi esami. Tra questi: l’ecografia di datazione e quella del primo trimestre; il test combinato (che prevede la misurazione della translucenza nucale); l’ecografia morfologica del secondo trimestre; l’ecografia morfologica del terzo trimestre e le ecografie di accrescimento fetale con velocimetria doppler, le ecografie di “secondo livello” – eventuale neurosonografia ed ecocardiografia fetale, (tutte queste quando indicate); le ecografie per la sorveglianza della gravidanza a termine e procedure invasive quali villocentesi o amniocentesi.

L’apparecchiatura è stata consegnata ieri mattina alla presenza del presidente di Casalgrande Padana Franco Manfredini e del responsabile del personale dell’azienda Marco Cassinadri. A ringraziare erano presenti il Direttore della struttura di Ostetricia e Ginecologia Lorenzo Aguzzoli con l’equipe e la dottoressa Maria Chiara Rompianesi per la Direzione Medica Ospedaliera che ha ringraziato di cuore per la “grande sensibilità e l’attenzione alle necessità della Sanità Pubblica” da parte della nota azienda produttrice di materiali in ceramica. Da parte sua il presidente Manfredini s’è detto: “Ben lieto di potere contribuire in parte a migliorare le dotazioni tecnologiche dell’ospedale a vantaggio delle opportunità di prevenzione e cura per i cittadini”.

Lo strumento è stato collocato nell’area ambulatoriale ostetrica del Santa Maria Nuova (palazzina H) e sarà molto utile per far fronte alla domanda crescente di indagini diagnostiche prenatali.

L’ecografo di fascia medio/alta consentirà di ottenere delle immagini in 2D più chiare e con una maggiore risoluzione dei dettagli; avere un color doppler con elevata sensibilità che oltre ad aiutare l’operatore nella valutazione anatomica e funzionale delle diverse strutture anatomiche fetali, permetterà di acquisire con maggiore precisione e in tempi più rapidi le valutazioni velocimetriche dei diversi distretti vascolari materni e fetali. Sarà possibile inoltre avere delle immagini 2D e di color doppler di buona qualità anche nelle pazienti con BMI (valori indice massa corporea) elevati grazie alla capacità di penetrazione degli ultrasuoni. Infine si potranno erogare prestazioni più accurate in tempi più brevi, riducendo così i tempi delle liste d’attesa che obbligatoriamente in ostetricia non possono essere tollerati e riducendo la necessità di rivolgersi al privato e alla libera professione per effettuare prestazioni che dovrebbero essere garantite dal Servizio Sanitario Nazionale.