A Correggio un weekend che è già 25 aprile



Sabato 20, alle ore 17:30, la sala Recordati di Palazzo dei Principi ospita Arturo Bertoldi e Max Collini per la presentazione del libro “Storie di antifascismo senza retorica”. Quelle raccolte e rese vive sul palco e in queste pagine da Arturo Bertoldi e Max Collini sono storie di uno scontro lungo, che dura ancora. Perché il fascismo non finisce nel 1945, ma se è per questo nemmeno l’antifascismo. Non raccontano di una Resistenza generica, quella che per paura di indossare un colore assomiglia sempre più a una macchia grigia, tradendo una storia di lotta che va riconosciuta. In questo libro c’è una Resistenza rossa come il sangue di chi combatté prima e dopo il 25 aprile 1945, «per una libertà diversa da quella americana», come direbbe Gaber.

Storie che si rincorrono, tracciando un quadro di continuità che va dall’esperienza di opposizione ai fascismi al potere fino alle suggestioni di altri continenti, sempre alle prese con le battaglie per la giustizia sociale vera e il progresso reale per tutti. «Senza retorica», perché è nelle parole semplici, forti, nei gesti concreti di solidarietà contro la barbarie, che sta il senso vero dell’antifascismo.

Alle 19, in Corso Mazzini, live delle Bestierare, gruppo rap romano che vede come frontman l’attore Elio Germano.

Bestierare nasce verso la fine degli anni ’90, composto da tre voci e un dj. Jhonny Para (voce), Elio Jazz Germano (voce) e Matt Plug (Voce e Beat maker). Dj Amaro accompagna alla consolle. Quello di Bestierare è un rap personale, libera espressione di cose da dire, lontano dai cliché. Autoprodotti e autodistribuiti da sempre. “Tutto sommato”, il quarto album della band, si trova su tutte le piattaforme digitali!

Domenica 21 l’importante appuntamento con la commemorazione del 79esimo anniversario della battaglia di Fosdondo che, accanto al combattimento di Fabbrico del 27 febbraio, è unanimemente riconosciuta come il più importante fatto d’armi di tutta la Resistenza nella pianura reggiana.
La mattina del 15 aprile i partigiani vengono a conoscenza che un notevole carico d’armi è fermo a Gazzata. Si incarica d’andarlo a prelevare Sergio Fontanesi (Mauser) insieme a Giacomo Pratissoli (Aldo). Verso mezzogiorno un gruppo di fascisti, proveniente da Bagnolo e diretto a Correggio, cattura Ennio Bassoli (Musco). I partigiani del distaccamento di Fosdondo li attaccano, permettendo al prigioniero di fuggire, ma, nel primo pomeriggio, il gruppo di fascisti bagnolesi che sta facendo ritorno al proprio presidio si ferma a Fosdondo cominciando a perquisire case e  cittadini. Proprio in questo momento arrivano Mauser e Aldo, seguiti da altri partigiani con il carico d’armi. I fascisti fermano i due e li uccidono. I partigiani, a loro volta, aprono il fuoco contro i fascisti. Alcuni rimangono uccisi e altri si ritirano nella chiesa da dove continuano a sparare e i partigiani decidono di chiamare rinforzi, tra cui un distaccamento G.A.P.
A questo punto l’eco della battaglia si è ormai propagata a tutto il territorio circostante e i fascisti convogliano sul luogo circa 300 uomini, accerchiando i partigiani. Mentre si avvicinano, i fascisti gridano alcuni nomi di battaglia tra cui “Carburo” (Paride Caminati) e “Diavolo” (Germano Nicolini). Il primo, credendo che si tratti di compagni, si alza e si avvicina, ma a pochi metri di distanza viene freddato da una scarica di mitra. Non molto distante anche il giovane Luciano Tondelli (Bandiera) – protagonista della canzone di Ligabue “
I campi in aprile” – viene ucciso dal fuoco nemico. Il comandante “Diavolo” dà ordine di sganciarsi, ma Angiolino Morselli (Pippo) non si muove dalla propria postazione e tiene impegnato il nemico permettendo ai compagni di ritirarsi e di salvarsi.
Il bilancio della giornata: cinque partigiani e due civili uccisi e tre feriti. Non è mai stato possibile accertare le perdite in campo fascista, anche se, dall’andamento del combattimento, si presume ammontino a qualche decina.

Il programma della commemorazione prevede la Santa Messa alle ore 9:30 presso la Chiesa Parrocchiale di S. Paolo a Canolo. Alle ore 11 la commemorazione con la partenza del corteo accompagnato dalla Banda Cittadina “L. Asioli” con, a seguire, gli interventi istituzionali. Alle ore 12:30 l’Aperitivo Resistente offerto da Anpi Correggio presso il Circolo Arci “Il Quartiere” a Fosdondo.