Da Albinea un appello al sistema scolastico per dare risposta alle esigenze crescenti delle famiglie

Il sindaco Giberti: “Auspichiamo che la scadenza di aprile ci conduca ad una definitiva e positiva risoluzione per le richieste di tempo pieno espresse dal territorio”



Ad Albinea, negli ultimi anni, si è registrato un generale aumento di richiesta dell’ampliamento del tempo scuola per permettere la conciliazione dei tempi di vita, per migliorare il benessere delle giovani famiglie, permettendo pari opportunità nella gestione della genitorialità e dell’attività lavorativa.

Nell’anno scolastico in corso, sono 9.168 gli alunni che frequentano il tempo pieno in provincia, pari al 42,6% degli iscritti alle primarie, seppur, le richieste siano ben maggiori.

Anche le iscrizioni nell’Istituto Comprensivo di Albinea superano abbondantemente la disponibilità: 43 le richieste e 25 i posti previsti, con 18 famiglie escluse per il prossimo anno sc. 2024-2025.

Tale situazione, condivisa in un incontro con il Dirigente dell’Ist. Comprensivo Dott. Fausto Fiorani, il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale dott. Paolo Bernardi, alla presenza del sindaco di Albinea, Nico Giberti, e dell’assessora alla scuola Rossi Mirella, ha evidenziato piena collaborazione nella consapevolezza di vincoli normativi che limitano risposte adeguate sul tempo scuola richiesto.

“L’assetto interlocutorio con famiglie e livelli istituzionali ridona autorevolezza a un preciso assetto di diritto allo studio sancito dalla Costituzione. – afferma il sindaco Giberti – Auspichiamo che la scadenza di aprile ci conduca ad una definitiva e positiva risoluzione per le richieste di tempo pieno espresse dal territorio”.

Nel plesso di Fola l’autorizzazione di un corso aggiuntivo di tempo pieno è stata formalmente sottoscritta e richiesta per la necessità di offrire un tempo scuola adeguato ai bisogni emersi ed espressi da anni dal territorio.

E’ necessario delineare un servizio scolastico offrendo risposte di organizzazione istituzionale previste e legittimate da assetti ministeriali per dare la possibilità di non limitare le azioni virtuose gia’ poste in essere dal sostegno locale sull’inclusione e sull’ampliamento dell’offerta formativa.

Declinare un’autonoma soluzione significa imputare gli sforzi alla locale scuola, che si trova anno dopo anno a trovar soluzioni con risorse interne, o dall’Amministrazione che potrà sopperire con pomeriggi di tempo integrato, soluzione ben differente dal tempo scuola delle 40 ore.

“Crediamo fortemente che il percorso formativo e scolastico del nostro territorio debba esser salvaguardato nell’eccellenza e non impoverito in tutte le espressioni e segmenti. – dice l’assessore Rossi – E’ un dovere comune di futuro e di civiltà!”.