Quando in Emilia arrivavano convogli pieni di bambini poveri, mercoledì alla Loria per il ciclo “E’ successo un ’46”



Secondo appuntamento, mercoledì 27 marzo all’auditorium “Loria”, del ciclo di presentazioni librarie “E’ successo un ’46”, organizzato dal Comune e dedicato a straordinarie vicende, emiliane o di emiliani, avvenute nel 1946: sarà la volta di «I “treni della felicità” a Correggio», curato da Cecilia Anceschi, che ha per sottotitolo “Storie di solidarietà e accoglienza”.

La pubblicazione ricostruisce infatti l’esperienza, dimenticata o poco nota, di quei convogli di bambini provenienti da città distrutte e affamate dalla guerra, organizzati dal Pci e Udi con Anpi e Cgil, perché fossero ospitati in famiglie della nostra e di altre regioni: i cosiddetti “treni della felicità”, secondo un’efficace definizione attribuita al carpigiano Alfeo Corassori, all’epoca sindaco di Modena.

Cecilia Anceschi, vice-presidente dell’Anpi di Carpi, ha scavato negli archivi e incontrato persone per ricostruire quella storia: la serata di posdomani sarà anche l’occasione per vedere immagini sull’ospitalità nel territorio carpigiano, poiché l’autrice sta raccogliendo materiale in merito, per un’analoga ricerca. Sono attese perciò testimonianze di carpigiani con ricordi personali o di famiglia di quella formidabile vicenda, che in pochi anni interessò, in tutta Italia, circa 70mila bimbi. Interverrà il Sindaco Alberto Bellelli.

Gli incontri “E’ successo un ’46”, aperti la settimana scorsa con ““Cent’anni di rettitudine“ su Germano Nicolini e il caso don Pessina, si tengono alla “Loria”, in collaborazione con La Fenice di via Mazzini: ore 21, ingresso libero.