Modena: oltre 60mila firme per salvare Holostem, Centro ricerca e cura per i bambini farfalla

Bonaccini-Colla: “Non può chiudere. In contatto costante col ministero delle Imprese e Made in Italy per scongiurare un danno irreparabile: per noi Enea Tech resta la più idonea per una soluzione in tempi rapidi”



Ha superato quota 60mila firme nella giornata di oggi la petizione online lanciata su Change.org da “Le Ali di Camilla APS ETS” per salvare Holostem, “azienda biotech ospitata presso il Centro di Medicina Rigenerativa dell’Università di Modena e Reggio Emilia che produce, unica al mondo, terapie avanzate a base di cellule staminali per curare i malati rari che seguiamo”, scrivono gli autori della petizione.

Obiettivo della campagna è convincere il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Governo a salvare l’azienda: “se entro la fine di novembre non sarà completata la cessione del 100% delle quote di Holostem ad Enea Tech Biomedical, la fondazione di diritto privato vigilata dal Ministero per le imprese e il Made in Italy, il liquidatore nominato un anno fa sarà costretto a procedere alla liquidazione definitiva e alla sospensione delle attività produttive”, si legge nel testo. I giorni rimasti per risolvere la situazione sono ormai pochi.

“Apprendiamo da fonti di stampa e sindacali che l’unico step che manca sarebbe l’autorizzazione al conferimento in Enea del Ministero competente”, prosegue l’appello. “Ci rivolgiamo quindi al Ministro On. Urso, al governo, ai politici e a tutti coloro che potrebbero aiutarci a sbloccare questa situazione inaccettabile perché facciano tutto quanto in loro potere per aiutarci. Non possiamo credere che questo Paese, che ha saputo dimostrarsi così sensibile nei confronti di singoli pazienti, anche all’estero, per cercare di fornire tutto l’aiuto possibile per non abbandonarli, non riesca a trovare una soluzione anche per le nostre famiglie!”, esortano i promotori della petizione.

“Se Holostem chiude i pazienti con ustioni della superficie oculare perderanno una cura sicura ed efficace, distribuita in Italia e in Europa, per recuperare la vista. Stiamo parlando di Holoclar, la prima terapia al mondo con le cellule staminali come principio attivo, approvata dall’EMA nel 2015, vanto mondiale del made in Italy biotecnologico. E anche i Bambini Farfalla, affetti da una malattia genetica rara gravissima, l’Epidermolisi Bollosa, saranno abbandonati proprio ad un passo da una sperimentazione clinica europea che finalmente porterebbe loro la terapia genica che ha richiesto più di trent’anni di ricerca e che nel 2017 ha salvato la vita al piccolo Hassan, guadagnandosi la copertina di Nature e l’attenzione della stampa di tutto il mondo”, continua il testo.

“Da sempre la nostra associazione è al fianco dei ricercatori, dei biotecnologi, dei tecnici e di tutto il personale di Holostem, che ha dedicato la sua vita, professionale e spesso anche personale, a trovare le terapie che ora perderebbero insieme ai loro posti di lavoro, sprecando un know-how che ha contribuito a fare dell’Italia uno dei paesi più all’avanguardia al mondo nel campo delle cellule staminali e della medicina rigenerativa. Da quando Holostem ha annunciato la liquidazione abbiamo avviato la campagna #salviamolaMedicinaRigenerativadiModena e abbiamo raccolto migliaia di fotografie di pazienti e cittadini con il cartello “Non abbandonate i bambini farfalla”. Ora ti chiediamo ancora più forte di non abbandonare i malati rari al loro destino e di firmare questa petizione per dimostrare il tuo sostegno alla nostra causa!”, concludono i promotori.

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“Holostem non deve chiudere: va salvata, punto. Siamo in contatto costante con il ministero delle Imprese e del Made in Italy per sollecitare e definire una soluzione credibile. Le prossime ore sono cruciali per evitare un danno irreparabile”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, che si schierano con l’azienda biotecnologica modenese, spin-off del Centro di medicina rigenerativa ‘Stefano Ferrari’ dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e il suo fondatore, il professor Michele De Luca, che in queste ore ha rilanciato l’appello al ministro Adolfo Urso per scongiurare la chiusura.

“Vanno mantenute sia l’attività di ricerca, basata sulle cellule staminali, sia quella di terapia, a favore dei bambini farfalla, vittime di una malattia rara della pelle. Piccoli che insieme alle loro famiglie non possono essere abbandonati a se stessi e, allo stesso tempo, una eccellenza in campo medico e scientifico presente nel nostro territorio che deve essere valorizzata, a vantaggio di tutto il Paese”, proseguono Bonaccini e Colla.

“Non abbiamo mai smesso in questi mesi di lavorare a una soluzione percorribile che scongiurasse la messa in liquidazione della società: serve davvero che il ministero delle Imprese e del Made in Italy garantisca il subentro ai soci di Holostem e riteniamo che la soluzione Enea Tech sia ancora la più idonea e la più avanzata per una soluzione in tempi brevissimi. Nel farlo, il ministro Urso sappia che può contare sulla Regione Emilia-Romagna per tutto il supporto necessario a un progetto credibile, dal punto di vista scientifico e industriale, che dia garanzia sulla salvaguardia del Centro di ricerca, permettendo ai ricercatori e agli operatori di continuare a portare avanti attività e progetti. Lo ribadiamo: parliamo di una eccellenza della medicina e della ricerca applicata italiana che va salvaguardata, del solo Centro in Italia in grado di produrre la terapia di cura verso una malattia rara. Non possiamo disperdere questo patrimonio di conoscenza, innovazione e assistenza a chi ha bisogno”, chiudono presidente e assessore.