“Il PalaMolza che restituiamo alla città non è solo un impianto sportivo: è un luogo rinnovato e rigenerato, collocato in un punto delicato e importante di Modena, che contribuisce a qualificare l’intera area. Una struttura a servizio delle scuole e delle società sportive e una ‘casa’ per tanti eventi: uno spazio, quindi, per la comunità”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli al taglio del nastro del palazzetto di viale Monte Kosica domenica 27 novembre: lo storico complesso sportivo al centro negli ultimi tre anni di importanti lavori di riqualificazione è stato inaugurato, con una simbolica “riconsegna” al territorio, in una cerimonia che si è inserita nell’ambito di un pomeriggio di sport e festa organizzato dal Comune assieme a Uisp. Nell’occasione, inoltre, è stata scoperta una targa in memoria di Aldo Baraldi, campione di hockey su pista, una delle discipline di “casa” al Palamolza: Baraldi, infatti, è “nato” sportivamente proprio in questi spazi, con un curriculum sportivo internazionale che lo ha visto pure “laurearsi” miglior giocatore ai Mondiali del 1962 in Cile e allenare la Nazionale indiana per quasi vent’anni. E per aumentare la sicurezza nell’area del complesso, nei giorni scorsi al parco Novi Sad sono state installate due nuove telecamere di video-sorveglianza, già collegate alla rete cittadina e quindi monitorate dalle sale operative della Polizia locale e delle forze dell’ordine, che “vigilano” proprio sul PalaMolza.
Il sindaco Muzzarelli ha tagliato il nastro insieme, tra gli altri, al presidente della Regione Stefano Bonaccini, all’assessora allo Sport Grazia Baracchi e alla presidente di Uisp Modena Vera Tavoni. Ricordando la scelta dell’Amministrazione comunale di riqualificare il complesso, il sindaco ha spiegato che “la rigenerazione urbana, cioè rigenerare e modernizzare i vecchi impianti ed edifici, assume ancora più valore quando si basa sulla cultura e sullo sport, come per questa operazione. Questa logica vale il doppio quando ci si trova in centro storico: cito come esempio Palazzo Solmi, l’ex Estense, il Sant’Agostino… tutti luoghi nelle vicinanze del PalaMolza. E vale doppio anche perché coinvolgiamo giovani e famiglie, che sono il nostro futuro, investendo appunto su ragazzi e ragazze che rappresentano una straordinaria ricchezza della città e della società”.
Per l’assessora Baracchi si può finalmente dire: “Bentornato PalaMolza, celebrando un impianto ricco di storia e di memoria sportiva, ma capace anche di guardare al futuro”. Si tratta, infatti, di un luogo “che ritorna a disposizione della città, delle società sportive e delle scuole; uno spazio aperto che dialoga con la palestra a cielo aperto nel parco Novi Sad e che potrà ospitare pure manifestazione sportive”. Le palestre, e quindi anche il PalaMolza, “non sono solo luoghi di sport – ha concluso l’assessora – ma pure di educazione, socialità e formazione: perché lo sport crea relazioni positive tra le persone ed educa alla conoscenza di sé e al rispetto delle regole dello stare assieme. Questo discorso vale per tutti e, in particolare, per i più giovani, che saranno tra i principali frequentatori del nuovo PalaMoza”.
Il momento istituzionale si è inserito all’interno di un programma sportivo articolato tra hockey su pista e pallamano. In particolare, il padiglione A ha ospitato la gara di hockey su pista, per la categoria under 11, tra la formazione modenese Aldo Baraldi Avia Pervia e Pesaro; nel padiglione B, invece, si sono svolti due incontri della Scuola di pallamano Modena: la sfida tra la rappresentativa under 17 femminile della società modenese e Parma e il match di serie B maschile sempre tra Modena e Parma.
L’impianto, già in uso da qualche settimana, ora è destinato al mattino alle scuole, come lo era anche prima della riqualificazione, mentre al pomeriggio viene utilizzato per le attività delle società sportive, con una “vocazione”, appunto, per la pallamano (è omologato per la massima serie) e per le discipline rotellistiche, a partire dall’hockey e dal pattinaggio.
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