Progetto sperimentale per il reinserimento sociale di persone internate nella Casa di reclusione di Castelfranco Emilia



A chiudere idealmente la settimana della Salute mentale – MÀT, che ha visto in questa edizione una serie di eventi dedicati al “potere trasformativo delle crisi”, l’Amministrazione di Castelfranco Emilia presenta un progetto che prenderà il via quest’autunno, finanziato da Cassa delle Ammende e dalla Regione Emilia-Romagna.

Un’iniziativa dedicata a quattro persone internate presso la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, a favore delle quali saranno attivati nel biennio 2024-2025 percorsi sperimentali d’inclusione sociale, abitativa e inserimento lavorativo.

Il progetto, che verrà illustrato nel corso di un incontro pubblico, sabato 28 ottobre dalle ore 9.30, alla Sala Gabriella degli Esposti (Biblioteca Comunale),  si inserisce nel Progetto triennale “Territori per il Reinserimento Emilia-Romagna”.

I quattro soggetti a cui è rivolto il progetto saranno avviati a un percorso verso la valutazione della revoca della misura di sicurezza da parte del Magistrato di sorveglianza, attraverso un percorso ad alta intensità assistenziale per il reinserimento sociale delle persone. In sostanza per due anni queste quattro persone condivideranno un appartamento a Castelfranco Emilia, seguiti da educatori e personale specializzato, in un percorso che ha come obiettivi: l’empowerment (percorsi sul rafforzamento della persona e il reinserimento sociale), percorsi formativi e inserimento lavorativo.

Per realizzare il progetto, sarà necessario costruire una rete, all’interno del Patto per il Lavoro territoriale, con le associazioni di categoria, di volontariato e le imprese per favorire l’inserimento formativo e lavorativo dei detenuti. Il progetto si inserisce nel quadro degli interventi che l’Unione dei comuni del Sorbara e l’Amministrazione comunale di Castelfranco Emilia hanno messo in campo negli anni per favorire il benessere dei detenuti, la prevenzione terziaria e percorsi di inclusione.

“Il progetto sperimentale vedrà una forte integrazione fra l’Ufficio per l’esecuzione penale esterna, gli Istituti di pena, i Servizi Sociali territoriali, l’Azienda USL e i Servizi della formazione e del lavoro, per sperimentare un modello d’intervento che possa essere riconosciuto come una buona prassi e messo a sistema in quest’ambito, dando gambe a valori costituzionali quali rieducazione e reinserimento” – commenta il Sindaco Giovanni Gargano.

“Il percorso vede in campo diversi soggetti (sociale, sanitario, educativo, detentivo) che attraverso attività multiprofessionali assicureranno il controllo e il sostegno al progetto, che sarà strettamente monitorato per verificarne anche la possibile futura sostenibilità e diffusione” – ha aggiunto la Vicesindaco con delega al Welfare Nadia Caselgrandi.

Insieme al Comune di Castelfranco Emilia e all’Unione dei comuni del Sorbara i partner attuatori del progetto, che vedrà un investimento complessivo di oltre sei milioni di euro, saranno i Comuni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì, Rimini e la Città Metropolitana di Bologna.