Infermiere di comunità, attivati a Modena tre Punti infermieristici in zone nevralgiche della città

Un quarto ambulatorio aprirà entro l’anno a Villanova



Un infermiere nella comunità, a disposizione delle persone per i loro bisogni di salute nei territori dove le persone vivono e lavorano. È questo il senso dei Punti di infermieristica di comunità che l’Azienda USL di Modena ha aperto in tutto il territorio provinciale e che in questi giorni ha inaugurato anche nel Comune di Modena con tre punti in luoghi nevralgici: la Polisportiva San Faustino in via Wiligelmo, la sede dell’ex aeronautica in via Minutara e la Casa della Comunità in via Rita Levi Montalcini. Un quarto Punto infermieristico aprirà entro il 2023 a Villanova, al servizio di una comunità che vive in periferia ed è sempre più numerosa, considerando tutto il bacino che comprende anche le frazioni di Lesignana, Ganaceto, San Pancrazio.

Il nuovo servizio è stato presentato questa mattina nella Casa della Comunità di Modena dalla Direttrice generale dell’Azienda USL di Modena Anna Maria Petrini, dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, dal Direttore del Distretto sanitario di Modena Andrea Spanò e dalla Responsabile degli infermieri del Distretto di Modena Cecilia Pellicciari.

L’infermiere di comunità è un punto di riferimento che si rivolge a tutte le fasce di età, con particolare attenzione alle persone con patologie croniche e gli anziani fragili: assieme ai loro medici di medicina generale o pediatra di libera scelta, costruisce un percorso di assistenza costante e continuativa, attivando, se necessario, i servizi sanitari presenti su tutto il territorio.

Il monitoraggio dei pazienti cronici è uno degli aspetti più importanti del lavoro dell’infermiere di comunità grazie al quale si può evitare il peggioramento di una condizione di salute già fragile e aiutare la persona a vivere autonomamente, o il più autonomo possibile. L’infermiere affianca il malato cronico aiutandolo a rispettare la terapia prescritta dal medico, coinvolge chi se ne prende cura all’interno della famiglia, conosce e, se necessario, può attivare i servizi presenti su quel territorio, dai servizi sociali alle associazioni di volontariato agli enti locali, favorendo i percorsi di integrazione.

Non solo percorsi di monitoraggio ma anche azioni di prevenzione affinché non si arrivi alla malattia cronica: l’infermiere agisce anche sulla promozione della salute, indirizza le persone (di tutte le età) verso attività o servizi dedicati in vari ambiti, dall’attività motoria alle dipendenze patologiche. Si occupa anche di piccoli interventi estemporanei o limitati nel tempo quali il rilevamento della pressione, le piccole medicazioni, la rimozione di punti: prestazioni che creano una relazione tra l’infermiere e il paziente da cui può scaturire un bisogno di salute più significativo e una risposta da attivare.

Gli ambulatori di infermieristica di comunità nel territorio di Modena sono aperti con queste modalità: Polisportiva San Faustino, lunedì e giovedì dalle 9 alle 12; via Minutara da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00, l’ambulatorio nella Casa della Comunità è aperto da lunedì a venerdì dalle 10 alle 15. Per accedere agli ambulatori del Comune di Modena è necessario contattare il numero di telefono 059 5137350 attivo sette giorni su sette dalle 8 alle 20: risponde un infermiere che valuta il bisogno e nel giro di 24 ore la persona viene contattata dall’infermiere di comunità del territorio in cui vive per un primo appuntamento. Non è necessaria la prescrizione del medico di medicina generale, sarà l’infermiere a contattare il medico di riferimento per accordarsi sul percorso migliore da seguire.

“I Punti di Infermieristica di Comunità nel Distretto di Modena sono uno dei servizi  socio-sanitari che l’Azienda USL ha attivato nei territori della provincia per essere sempre più vicina alle persone  – sottolinea la Direttrice dell’Ausl di Modena Anna Maria Petrini – grazie all’infermiere di comunità i cittadini, in particolare coloro che hanno patologie croniche e gli anziani fragili, vengono presi in carico, monitorati, assistiti in modo costante attraverso la collaborazione con i medici di medicina generale, con tutti i servizi presenti nel territorio e con la rete ospedaliera”.

“Il senso di comunità – sottolinea il Sindaco Gian Carlo Muzzarelli – si rafforza a partire dalla risposta efficace ai bisogni delle persone più fragili. La sanità pubblica deve continuare a garantire servizi di qualità facilmente raggiungibili da tutti, in base al criterio della prossimità, avendo a cuore anche periferie e frazioni; riducendo al minimo le formalità e mettendo a disposizione dei cittadini professionalità preziose come quelle infermieristiche”.

Grazie ai Punti di infermieristica di Comunità i cittadini del Distretto sanitario di Modena, in particolare le persone più fragili, potranno avere un punto di riferimento a cui rivolgersi vicino ai luoghi in cui vivono, dal centro alla periferia, per trovare assistenza coordinata con il medico di medicina generale – sottolinea il direttore del Distretto sanitario di Modena Andrea Spanò –  ringrazio tutti gli infermieri e i medici di medicina generale del Distretto che collaborano affinché ci sia sempre più una sanità di prossimità”.