Premio Gambarelli: domenica si svela l’opera vincitrice

L’iniziativa è dedicata dalla famiglia allo studioso e scultore Pietro, prematuramente scomparso due anni fa



Pietro Gambarelli, cui è dedicato il Premio di studio di Bergogno

Scelta nei giorni scorsi da un’apposita giuria, cresce l’attesa per l’annuncio ufficiale dell’opera vincitrice della prima edizione del Premio di studio “Pietro Gambarelli”, dedicato allo studioso di storia locale e scultore della pietra prematuramente scomparso due anni fa, che avverrà domenica, alle 18, nell’antico borgo di Bergogno.

“L’evento – sottolinea Enzo Gambarelli – cui saranno presenti, oltre ai partecipanti, studiosi, ricercatori e appassionati delle vicende storiche dell’Appennino reggiano, è aperto al pubblico e verrà condotto dall’amica e ricercatrice Giovanna Caroli. Il premio intitolato a mio fratello Pietro, che comprenderà quattro edizioni, è per noi il modo migliore per ricordare la sua figura e le sue attività. Lui che tanto impegno, passione e amore aveva riservato alla sua terra”.

Interverranno Giuseppe Adriano Rossi, presidente della Deputazione reggiana di storia patria e membro della giuria, Lucia Barbieri, presidente della Pro loco Bergogno medievale, e  Stefano Costi, sindaco del Comune di Casina, rappresentanti dei tre enti che patrocinano l’iniziativa, nonché Giuseppe Gambarelli, fratello gemello di Pietro, presidente della giuria. Sono previsti anche brevi interventi da parte degli altri giurati, Eva Barbieri (Bergogno medievale), Monica Sassi (Comune), Gabriele Fabbrici (Deputazione) e Giuseppe Giovanelli (studioso).

Dopo la cerimonia di premiazione, la manifestazione si concluderà con un momento conviviale, caratterizzato da una cena su prenotazione (Lucia – 335 5782067) con gnocco fritto e salumi misti.

“Bergogno e le terre di Matilde – conclude Enzo Gambarelli – era il tema di questa prima edizione, cui hanno partecipato dieci concorrenti con altrettante ricerche riguardanti la storia del paese e del territorio matildico, inteso nel più ampio significato, cioè vicende storiche, arte e architettura, famiglie e personaggi, dialetto, tradizioni, vita religiosa, istruzione, medicina, ed altro. Al vincitore sarà conferito un riconoscimento di duemilacinquecento euro”.

Al premio di studio hanno preso parte Carlo Ferrari, con “Il cardinale, la contessa e il calzolaio”; Ubaldo Montruccoli, “Pieve di Paullo tra storia e fede”; Rosa Palumbo, “Sulle tracce del treno nelle terre di Matilde di Canossa”; Matteo Pascucci, “L’abbazia di Santa Maria a Marola e altre vestigia lungo la via matildica del Volto Santo”; Thomas Predieri, “I Canossa crociati e la signoria su Tebe”; Savino Rabotti, “La mia nonna mi diceva – Filastrocche, indovinelli, battute, preghiere popolari raccolte nella valle del Tassobbio”; Michela Rivetti, “La vita di Lucrezia Bebbi Sassatelli”;  Ilde Rosati, “4 luglio 1944”; Laura Scalabrini, “Sette Pater Ave e Gloria – In una storia commovente le radici del popolo italiano”; Scuola primaria di Paullo, “Glossario del dialetto dei mestieri di una volta di Bergogno”. Fra questi autori, domenica pomeriggio si conoscerà il vincitore.