Successo a Reggio Emilia per la charity dinner dell’associazione Fibrosi Cistica Emilia



Nonostante le previsioni non fossero le migliori, il tempo è stato clemente e ha accompagnato gli ospiti lungo tutta una splendida serata nella bellissima aia della corte Ortalli.

“È il primo anno che la nostra associazione organizza questo tipo di evento – fanno sapere gli organizzato – e pensiamo che, visto il successo, sarà un appuntamento destinato a ripetersi.

Sono stati oltre 180 gli ospiti che, vestiti con qualcosa di azzurro come richiedeva il dress code, hanno cominciato ad arrivare alle 20. Dopo un piacevolissimo aperitivo nel parco della Corte, la cena è stata aperta dai ringraziamenti del presidente delle Lifc Emilia, Danilo Garattini agli ospiti intervenuti e agli sponsor e quindi dal benvenuto che la dottoressa Giovanna Pisi ha rivolto a nome del Cento e dell’azienda ospedaliera di Parma.

L’assessore alla Partecipazione e Pace Daria Iacopozzi ha espresso infine la riconoscenza del Comune all’Associazione che, proprio recentemente, ha aiutato nel ricovero e successivamente dato un alloggio a un bambino ucraino affetto da Fibrosi Cistica e alla sua famiglia.

Nel corso della serata è stato proiettato un video che ha riassunto in pochi minuti la malattia e il progetto di Telemedicina che la Lifc Emilia ha in corso e per il quale – è stato ricordato – andrà il ricavato dell’evento.

È stata un’occasione per far conoscere la FC a quanti ancora non la conoscono e un modo per sensibilizzare sempre più persone e realtà imprenditoriali ad aiutare la ricerca perché, nonostante i nuovi farmaci abbiano dato a molto pazienti risultati incredibili, ancora non tutte le persone affette da Fibrosi Cistica sono idonee ad assumerli e la scienza deve continuare a impegnarsi per loro.

Ancora un doveroso e sentito ringraziamento a tutti quanti sono intervenuti alla nostra charity dinner con entusiasmo e solidarietà – conclude la nota –  quando questo progetto è partito non ci saremmo mai aspettati una risposta così numerosa e partecipe!”