Aveva maltrattato e minacciato per anni la mamma, avanzando pretese economiche, fino all’ultimo più grave episodio dove al rifiuto della madre di dargli i soldi lui non esitò a metterle le mani al collo. Per questi gravi fatti l’uomo, un 30 enne gravato da svariati precedenti di polizia e condanne, veniva denunciato dai carabinieri della stazione di Bibbiano che hanno avviato e seguito le indagini. Dopo l’iter processuale, la Procura Reggiana ha riconosciuto colpevole l’uomo, condannandolo a 1 anno e 4 mesi per le reiterate condotte maltrattanti nei confronti della mamma.
Trattandosi di sentenza divenuta definitiva il 4 aprile scorso, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Reggio Emilia ha emesso ordine di esecuzione in regime di detenzione domiciliare a carico del condannato, ordine eseguito dai Carabinieri della Stazione di Castelnovo di Sotto. Il 30enne, quindi, ristretto in regime di detenzione domiciliare per espiare la pena di 1 anno e 4 mesi, nell’ultimo periodo, avrebbe posto in essere una serie di comportamenti aggressivi e minacciosi in danno di operatori sanitari i quali non solo hanno dovuto far fronte alle innumerevoli e continue richieste di attivazione dei servizi di emergenza e urgenza da parte del condannato, susseguite dalle condotte aggressive dell’uomo nei loro confronti che hanno portato quindi ad un aggravamento della misura cautelare ed a ritenere l’attuale misura detentiva inidonea al condannato. Pertanto, ieri, il magistrato dell’Ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia, alla luce dei nuovi fatti, ha emesso un decreto di sospensione provvisoria dell’espiazione presso il domicilio della pena detentiva, ed il contestuale collocamento in carcere del condannato. Il nuovo provvedimento restrittivo è stato eseguito dai carabinieri della Stazione di Castelnovo di Sotto, i quali hanno subito provveduto ad eseguirlo traducendo il condannato in carcere fino alla decisione definitiva del Tribunale di sorveglianza.