Mirandola, donato al Consultorio un elettrostimolatore per favorire la riabilitazione del piano perineale



Le ostetriche Silvia Piovan e Margherita Bergamini con il dispositivo donato

Nuova donazione per l’Azienda USL di Modena, in questo caso a favore del Consultorio familiare di Mirandola, che ha ricevuto dall’Associazione AMO Nove Comuni un elettrostimolatore per la riabilitazione del piano perineale. Uno strumento prezioso per il trattamento delle disfunzioni del sistema muscolare del pavimento pelvico con vari fattori di rischio legati alla gravidanza e al parto, come incontinenza urinaria e prolasso utero vescicale.

La stimolazione mediante impulsi elettrici, totalmente indolore, è un metodo efficace nel coadiuvare la chinesiterapia per la riabilitazione del pavimento pelvico.

Nella mattinata di oggi la consegna, con la Presidente dell’Associazione Gabriella Tartarini, il Direttore del Distretto di Mirandola Angelo Vezzosi e parte dell’équipe del Consultorio familiare, tra cui la coordinatrice ostetrica Elsa Sgarbi, le ostetriche che adotteranno la nuova strumentazione, Silvia Piovan e Margherita Bergamini, e la ginecologa Laura Sgarbi.

L’elettrostimolatore consente al personale ostetrico, formato per l’utilizzo di questa tecnologia, di offrire un’integrazione strumentale a completamento del metodo di chinesiterapia, già in uso: nel 2022 sono state 500 le prestazioni di questo tipo, tra prime visite e sedute successive, erogate dal Consultorio di Mirandola.

Ora, grazie al nuovo strumento donato, potrà essere garantito un incremento qualitativo del risultato: la stimolazione del sistema neuromuscolare tramite l’invio di impulsi elettrici, utilizzando le sonde o gli elettrodi in dotazione, consente infatti di apportare notevoli benefici all’area perineale.

La tecnologia che, grazie alla generosità di AMO Nove Comuni, sarà a disposizione delle ostetriche del Consultorio di Mirandola è tra le prime presenti nella rete consultoriale modenese – sottolinea il dottor Vezzosi –. Un valore aggiunto importante che possiamo mettere a vantaggio delle donne di questo territorio, che potranno così contare su un’offerta qualitativamente migliorata. Ringrazio di cuore l’Associazione per questa donazione, insieme a tutto il tessuto associativo e sociale del Distretto mirandolese per la straordinaria collaborazione umana e professionale che mi è stata assicurata in questi anni di lavoro, svolto con un unico obiettivo comune: il bene della comunità”.