Lavoro “nero” e sicurezza dei lavoratori: 16 aziende ispezionate tra Bologna e provincia



I Carabinieri del Comando CC per la Tutela del Lavoro – Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna, unitamente a militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, hanno eseguito nell’ambito della provincia, attività finalizzata a prevenire e reprimere fenomeni di lavoro “nero” e sfruttamento, nonché attività finalizzata a verificare il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Le ispezioni in materia di lavoro eseguite presso le attività commerciali ed attività di ristorazione operanti sull’intero territorio della provincia Bolognese, hanno consentito di individuare lavoratori impiegati in maniera irregolare, ovvero in “nero”, adibiti a lavoro senza alcun tipo di contratto e senza le preventive ed obbligatorie comunicazioni al centro per l’impiego.

Sono state accertate nel corso delle ispezioni altresì inadempienze, da parte dei datori di lavoro, in materia di normativa inerente la sicurezza e la salute dei lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/2008, quali omessa formazione/informazione sui rischi relativi ai luoghi di lavoro, la mancata redazione del documento valutazione rischi, l’omessa sottoposizione a visita medica preventiva dei lavoratori ed altresì violazioni in materia inerente la normativa di impianti di videosorveglianza installati sui luoghi di lavoro.

Nell’ambito di questi controlli, le aziende ed attività ispezionate sono state complessivamente 16, ove sono stati accertati 7 lavoratori “in nero”.  Le violazioni in materia di legislazione sociale e sicurezza accertate sono state 7, mentre a 6 ammontano le sospensioni delle attività imprenditoriali, ovvero la “chiusura” delle attività commerciali, adottate nei casi più gravi. Elevate sanzioni amministrative e penali per un ammontare complessivo di oltre 60.000 euro.

In particolare:

VERIFICHE ED ISPEZIONI DI ATTIVITA’ OPERANTI NEL CENTRO CITTA’ DI BOLOGNA:

Violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori; 5 maxi sanzioni per lavoratori “in nero”; violazioni in materia di installazione di impianti di videosorveglianza e tutela della libertà e dignità dei lavoratori; 4 provvedimenti di sospensione attività imprenditoriale e sanzioni per oltre 40.000 euro.

I militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna a seguito di controlli finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano al controllo di 5 attività commerciali ubicate nel centro città di Bologna.

In particolare venivano sottoposti a controllo 3 attività commerciali esercenti la vendita al dettaglio di prodotti alimentari, gestiti da imprenditori di nazionalità straniera. In un’attività commerciale è stata riscontrata la presenza di lavoratori stranieri in “nero” poiché privi di assunzione e di regolare contratto di lavoro e in un caso, inoltre, non era stato redatto il documento di valutazione dei rischi (DVR), richiesto e previsto ai sensi del D.lgs81/2008.

Per le predette violazioni si procedeva alla notifica nei confronti di due titolari delle attività commerciali del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Nel corso dei medesimi accertamenti ispettivi, si accertava presso una delle attività sottoposte a controllo, anche la presenza non autorizzata di installazione di impianti di videosorveglianza, in violazione della normativa a tutela e rispetto della libertà e dignità dei lavoratori, in violazione della Legge 300/1970 c.d. Statuto dei Lavoratori.

Presso altre 2 attività di ristorazione site nel centro città di Bologna veniva accertata la presenza e l’impiego di lavoratori stranieri irregolari, poiché privi di permesso di soggiorno. In particolare, in una attività di ristorazione veniva accertata una presenza di manodopera irregolare pari al 100% di quella rilevata ed impiegata al momento dell’accesso ispettivo, in quanto su un totale di 2 lavoratori, entrambi risultavano privi di contratto e di permesso di soggiorno. Mentre presso ulteriore attività commerciale sottoposta a controllo, su un totale di 4 lavoratori identificati, 2 lavoratori risultavano impiegati in “nero”; di cui un lavoratore straniero privo di permesso di soggiorno ed un altro, seppur in possesso di documenti di soggiorno, risultava privo di regolare contratto di assunzione.

Per le suindicate violazioni inerenti la presenza di personale in “nero” sono stati adottati provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali ed in aggiunta a tali provvedimenti di “chiusura”, per i titolari delle attività commerciali ove è stata accertata la presenza di lavoratori extraUE privi di permesso di soggiorno, è stato eseguito il deferimento all’autorità giudiziaria per violazioni della normativa in materia di immigrazione e impiego irregolare di cittadini extra UE. In relazione ai predetti accertamenti sono state irrogate complessivamente ammende/sanzioni per oltre 40.000 euro.

 

VERIFICHE ED ISPEZIONI CONDOTTE NELL’AMBITO DELLA PROVINCIA BOLOGNESE: Baricella – Medicina – Molinella 

Maxi Sanzione per l’ impiego di 2 lavoratori extraUE in “nero” ; 2 locali gestiti da imprenditoria straniera sospesi; 4 violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro e sanzioni per oltre 20.000 euro.

Il personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Bologna ha eseguito accessi ispettivi presso attività di ristorazione ed esercizi commerciali ubicati in Baricella, Medicina e Molinella.  In particolare, presso un’attività di ristorazione, gestita da imprenditori stranieri, ubicata nel territorio di Baricella, veniva accertato l’impiego di una lavoratrice con età inferiore agli anni 18 (in possesso comunque di età idonea all’impiego ed all’assunzione) “in nero”, senza contratto, priva di preventiva idoneità medica e priva della preventiva formazione/informazione, così come previsto dalle disposizioni in materia di salute e sicurezza a tutela dei lavoratori. Il titolare è stato pertanto deferito, per l’inosservanza ed inadempimenti di tali obblighi di legge, all’ autorità giudiziaria.  Mentre, nel corso di ulteriore ispezione eseguita presso un‘attività di rivendita di orto-frutta ubicata in Molinella, gestita sempre da imprenditoria straniera, un altro lavoratore, di nazionalità pakistana, veniva trovato adibito al lavoro “in nero” poiché senza alcun contratto di assunzione stipulato in suo favore.

Per entrambi i titolari delle suddette attività è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’ attività imprenditoriale, stante la presenza di lavoratori irregolari privi di contratto di assunzione.

Ulteriori violazioni in merito al mancato rispetto della normativa in materia di lavoro sono state riscontrate presso un bar – ristorante ubicato in Medicina (BO), ove si accertava l’installazione di impianto di videosorveglianza in violazione ai sensi dell’art.4 della su richiamata L.300/1970, poiché, anche in questo caso, veniva accertata la mancanza di autorizzazione da parte dell’ Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna. Irrogate ammende/sanzioni per oltre 20.000 euro.