“Giorno della Memoria” a Crevalcore: due appuntamenti con uno sguardo alla squadra di calcio del Bologna del 1938



Due appuntamenti in programma: venerdì 27 gennaio 2023, alle ore 11.00, deposizione di una Corona commemorativa presso il cippo in memoria dei deportati nei campi di sterminio nel Parco Ghermandi e sabato 28 gennaio 2023, alle ore 20.45, presso il Piccolo Teatro del Centro socio-culturale, in viale Caduti di via Fani, 302 a Crevalcore, verrà rappresentato lo spettacolo teatrale ‘Dal campo di calcio ad Auschwitz. Storia di un allenatore ebreo e della sua famiglia’ basato sulla biografia di Árpád Weisz, allenatore del Bologna nel 1938

Il “Giorno della Memoria”, istituito il 27 gennaio, ricorda l’abbattimento dei cancelli del campo di Auschwitz ma la data vuole ricordare più in generale tutti coloro che sono stati vittima delle leggi razziali, tra cui gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte e quanti, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.

A Crevalcore, quest’anno, l’Amministrazione Comunale ha scelto di realizzare due momenti di celebrazione, in collaborazione con ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e ANED Bologna – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti – Sezione di Bologna: venerdì 27 gennaio 2023, alle ore 11.00, verrà depositata una Corona commemorativa presso il cippo in memoria dei deportati nei campi di sterminio nel Parco Ghermandi e sabato 28 gennaio 2023, alle ore 20.45, presso il Piccolo Teatro del Centro socio-culturale, in viale Caduti di via Fani, 302 a Crevalcore, verrà rappresentato lo spettacolo teatrale ‘Dal campo di calcio ad Auschwitz. Storia di un allenatore ebreo e della sua famiglia’ basato sulla biografia di Árpád Weisz.

Lo spettacolo racconta la storia di un allenatore ebreo e della sua famiglia ed è un racconto teatrale della durata di 60 minuti dedicato alla storia di Árpád Weisz, scritto e interpretato da Davide Giandrini.

Weisz, grande allenatore di calcio conteso dalle migliori squadre del campionato italiano, nel 1938 è alla guida del Bologna, primo in classifica. A causa delle leggi razziali lui, ebreo ungherese, lascia l’Italia per raggiungere prima la Francia e poi i Paesi Bassi finché, assieme alla moglie e ai figli, viene deportato ad Auschwitz da dove nessuno di loro farà ritorno.

La narrazione, intima e poetica, è accompagnata da videoproiezioni e musiche originali e unisce il drammatico tema della Shoah alla bellezza dello sport.

“Nel ricordare questa data – afferma Giulia Baraldi, la Presidente del Consiglio Comunale di Crevalcore, incaricata per le Ricorrenze civili – ricordiamo la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione per religione, etnia, orientamento sessuale, opinione politica, assieme a coloro che si sono opposti al progetto di sterminio, ed è sempre un momento molto importante e significativo anche per leggere e interpretare i tempi che stiamo vivendo. In questo caso, lo facciamo intrecciando la storia tragica di un uomo e della sua famiglia e uno scorcio della storia della squadra di calcio del Bologna”.